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Biglietti finale Champions League: pacchetti per i politici, tifosi e ultras Inter furiosi
NESSUN FAVORE - Dalla lettera non si evincono particolari privilegi per i parlamentari: pagano di tasca propria il viaggio (come fece lo stesso La Russa quando, in ferie, assistette a Benfica Inter a Lisbona) e acquistano i biglietti tramite Uefa, come qualsiasi tifoso iscritto a un club. Anzi si precisa che «la prenotazione non è vincolante» e lo stesso Colucci spiega: «Vogliamo contare quanti nostri iscritti vorrebbero partire. Ma per quanto riguarda i biglietti non abbiamo certezza che tutti li avranno, né abbiamo trattamenti di fav re rispetto ad altri Inter club».
CURVA NORD FURIOSA - I tifosi comuni sono sul piede di guerra. La curva nord di Milano, dopo avere disertato per protesta il tifo per il primo quarto d’ora della finale di Coppa Italia, si è riunita al tradizionale ritrovo del Baretto di San Siro per discutere il da farsi: secondo i calcoli dei coordinatori della curva, al tifo organizzato finiranno poche centinaia dei 20mila tagliandi riservati ai sostenitori interisti. Ne vorrebbero di più, rivendicando il proprio ruolo nel sostenere la squadra. Il club da un lato vuole garantire alla squadra il tifo più caldo possibile, ma dall’altro non vuole venir meno alla regola di equità e trasparenza che si è data: come scrive Repubblica i biglietti saranno venduti agli abbonati e agli Inter club che ne hanno fatto richiesta online, privilegiando chi ha in tasca una tessera da più tempo. Una tessera annuale a San Siro, o quella di un club nerazzurro, non di partito.
“Cari amici, il presidente Ignazio La Russa ha lavorato intensamente per ottenere le migliori condizioni”
— franco vanni (@franvanni) May 26, 2023
Ecco la lettera ai soci dell’Inter club parlamento (40 parlamentari e 150 impiegati) sui pacchetti viaggio per la finale di Istanbul #ChampionsLeague#InterCity pic.twitter.com/KBXbaQRV8O