Bianchi, altra panchina:| Addio Torino
Rolando Bianchi in panchina a sorpresa, nonostante i due gol segnati nelle ultime due partite, e Riccardo Meggiorini in campo per quello che, agli occhi di Giampiero Ventura , è l’attacco migliore da schierare: il centravanti veneto al fianco di Barreto a guidare gli assalti granata, con Cerci, autore di un gol strepitoso, e Santana, il migliore in campo nel secondo tempo, sulle fasce. Se ce n’era bisogno, l’ennesima partenza in corsa di Bianchi, salutato con un’ovazione dagli irriducibili tifosi del Toro, è il segnale che il capitano non farà parte del progetto di Cairo e di Ventura per la prossima stagione. Non è ancora rottura definitiva, ma ci manca davvero poco, lo spazio delle cinque giornate che ancora separano la fine dell’annata, e poi andranno di scena i saluti.
BOMBER ASSOLUTO - Un addio dopo cinque anni vissuti intensamente, trascorsi tra tantissimi alti e qualche basso, come la retrocessione in serie B. Bianchi resta comunque il bomber granata, l’unico arrivato a doppia cifra, con un numero di reti più alto di tutte quelle messe a segno dagli altri goleador di casa Toro, nonostante una stagione che lo ha visto molte volte protagonista in panchina piuttosto che in campo. Che la situazione fosse compromessa lo si è capita già in settimana, con la conferenza di Urbano Cairo, al quale ovviamente spetterà l’ultima decisione. Il presidente del Torino aveva infatti bacchettato il capitano perché aveva dedicato la rete segnata contro la Roma a sé e ai compagni, dimenticandosi della società. 'Penso che sia un lapsus dovuto all’adrenalina' la punzecchiatura del numero uno granata, che aveva rincarato la dose parlando dei rinnovi di contratto, proprio quello che Bianchi, in scadenza a giugno, non ha ancora sottoscritto con il Torino. 'Non è il momento di trattare dei rinnovi, Rolando è importante ma conta più la squadra che il singolo'. Per finire con la stilettata dei paragoni impietosi: 'A parte Maradona, non ci sono altri giocatori che risolvono le partite da soli, neppure Messi'.
IMPRESA SFUMATA - Bianchi può quindi guardare altrove, alla Sampdoria come alla Fiorentina, non insensibile al fascino di un bomber a parametro zero, Meggiorini come Barreto rappresentano il futuro dei granata. E proprio l’attaccante veneto ha analizzato la rimonta del secondo tempo contro la Fiorentina sfumata nei minuti finali della partita: 'Siamo consapevoli del momento negativo. C’è qualcosa da registrare, dobbiamo vedere che cosa sbagliamo'. Meggiorini non nasconde la rabbia per aver buttato via un punto conquistato con una grande reazione. 'Ci era quasi riuscita un’impresa, pareggiare da 3-0 a 3-3 e invece alla fine ci troviamo con nulla in mano. Cosa ci succede? Purtroppo regaliamo sempre qualcosa agli avversari, o all’inizio o alla fine. Oggi abbiamo pagato entrambe le cose. Quello che facciamo non basta, dobbiamo dare qualcosa in più'. Numerose le recriminazioni, soprattutto perché la squadra scesa in campo nella ripresa ha dimostrato di poter cambiare il volto della partita. 'E’ stata davvero una gara incredibile quella contro i viola, perdevamo 3-0 e se non avessimo sbagliato un contropiede tre uomini contro uno avremmo potuto anche vincere...'.
BRUTTI MA CINICI - Invece è arrivata la doccia fredda con il gol di Romulo. 'Prendiamo troppi gol, ma è un problema di tutta la squadra non di un singolo reparto. La situazione è molto differente rispetto al girone d’andata: prima faticavamo di più a segnare, ora andiamo in rete con una certa continuità ma subiamo di più'. Una menzione a parte merita il gol di Cerci: 'Questi sono i tiri che lui possiede nel suo repertorio e ogni tanto li tira fuori. E’ stato strepitoso'. Meggiorini non si guarda a chi sta dietro alla classifica. 'Non sentiamo la pressione né abbiamo paura. Lo sapevamo quale sarebbe stato il nostro campionato e che ci sarebbe stato da sudare fino alla fine. E’ chiaro che una vittoria - tanto più se riuscissimo a centrarla nel derby - scaccerebbe via tutti i pensieri sulla salvezza, ma è ormai da due o tre settimane che ci troviamo con niente in mano dopo aver fatto delle belle partite. Ora nelle prossime settimane ci servono punti, non solo belle prestazioni'. Contro la Juventus aspettiamo quindi un Torino brutto ma cinico.
(Tuttosport - Edizione Locale)