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    Beto è sparito: la salvezza dell’Udinese passa per i suoi gol

    Beto è sparito: la salvezza dell’Udinese passa per i suoi gol

    • Roberto Cusimano
    Il minuto 88 della gara tra Udinese e Atalanta, giocata il 9 gennaio 2022, sancisce un momento chiave della stagione dell’attaccante friulano Beto. È infatti quello il minuto in cui il portoghese realizza quella che finora risulta essere l’ultima rete in campionato. Una rete tra l’altro inutile ai fini del risultato finale di quella gara (contestatissima) terminata 2-6 per la Dea. Fino a quel momento Beto aveva messo a segno 8 reti in 16 gare, una media davvero notevole per un esordiente straniero alla sua prima esperienza in Serie A. Poi il nulla. Le ultime settimane sono state caratterizzate da un insieme di prestazioni incolori, senza nessun apporto in termini di qualità di gioco ma soprattutto di reti. Come se la geniale intuizione avuta dagli scout bianconeri capeggiata dal direttore tecnico Pierpaolo Marino, si fosse tutt’ad un tratto trasformata in una debacle epocale. Questo perché la società dei Pozzo ha acquistato il giocatore dal Portimonense in prestito ma con un obbligo di riscatto fissato a 10 milioni, un investimento non indifferente.

    TUTTI PAZZI PER BETO – L’inizio stagione si è rivelato davvero ottimo per il 24enne nativo di Lisbona, arrivato a Udine per sopperire alle partenze dei vari Lasagna, Okaka e Llorente ci ha messo poche settimane per ambientarsi nella nuova realtà e farsi amare dai tifosi di casa. La scelta di Marino di puntare su di lui, apparentemente incauta, dopo i primi due mesi di campionato si è dimostrata pienamente azzeccata. D’altronde il dt friulano non è nuovo a scoprire dei giovani talenti. L’esordio in maglia Udinese è arrivato il 12 settembre nella vittoriosa trasferta di La Spezia, la prima rete invece il 3 ottobre contro la Sampdoria. Sarà la prima di tre reti consecutive (e pesanti) che regaleranno altrettanti punti alla formazione di Luca Gotti. Nel mese di dicembre si assisterà all’exploit del classe ’98: protagonista indiscusso con una doppietta nello scoppiettante pareggio 4-4 contro la Lazio all’Olimpico sfruttando quelle che sono le sue doti principali: stacco di testa e grande velocità; dieci giorni dopo replicherà segnando un’altra rete di prepotenza contro il Milan. In città scoppia la Betomania, nonostante la squadra fatichi ad avere una continuità di risultati il portoghese si erge come un leader carismatico, un trascinatore e soprattutto, un bomber. Il momento di gloria dell’attaccante viene esasperato da alcuni media tanto che il giocatore diventa protagonista del mercato invernale. Si parla di un interessamento del Milan, rimasto molto colpito dalle potenzialità del ragazzo, con Maldini che lo vedrebbe bene come sostituto di Ibra.

    NUOVO ANNO DA INCUBO – Le reti di Beto non basteranno ad evitare alcune sconfitte brucianti, come quella rimediata ad Empoli, motivo per cui la società deciderà di affidare la panchina a Gabriele Cioffi, esonerando così Gotti. Il quattordicesimo posto in classifica al giro di boa preoccupa un po’ l’ambiente, ma la situazione sembra sotto controllo. L’avvio del nuovo anno si è dimostrato un incubo a causa dei numerosi casi Covid che hanno decimato il club friulano: l’apice si è avuto proprio nella gara persa contro l’Atalanta, in quell’occasione infatti mancavano ben dieci elementi titolari. Da quel momento in poi la stagione di Beto ha subito un’involuzione incredibile. Nelle ultime otto giornate di campionato l’attaccante è sempre rimasto a secco offrendo tra l’altro prestazioni sottotono che hanno spinto il tecnico a sostituirlo a gara in corso. Non una questione di moduli, né di compagni di reparto, l’ex Portimonense sembra aver perso l’aurea di magnificenza che lo aveva reso un top attaccante nel girone di andata trasformandosi in un attaccante qualsiasi, con numeri terribili. Mentre le prestazioni del suo compagno di reparto Gerard Deulofeu sono cresciute di livello, quelle del portoghese sono regredite tanto che può sorgere il dubbio se il vero Beto sia quello apprezzato nel girone di andata oppure questo di adesso. La squadra, che ricordiamo dovrà ancora recuperare le gare con Salernitana e Fiorentina, si trova attualmente quattordicesima con un margine di vantaggio rassicurante dalla zona retrocessione (+8) ma attenzione al calendario: dopo la trasferta al Maradona contro il Napoli, il club friulano avrà due scontri diretti che non potrà permettersi di perdere contro Cagliari e Venezia. La speranza di tutti i tifosi bianconeri è che l’obiettivo salvezza venga raggiunto il prima possibile facendosi trascinare dalle reti del desaparecido Beto.

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