ANSA
Berlusconi si riprende il suo Milan!
In un arco temporale che va dal 1994 a oggi, si tratta quindi di una novità, perché il Milan, oltre che una passione, è stato anche uno strumento di propaganda per il tycoon di Arcore. Gli scudetti, le coppe, i colpi di mercato: l'obiettivo principale era fare del Milan il club più titolato del mondo (traguardo centrato); il corollario era l'immagine, ad uso e consumo delle strategie affaristiche e politiche di Berlusconi.
E adesso? Nei prossimi mesi non cambierà (quasi) nulla. Perché è vero che il Milan non fa più parte concretamente della galassia berlusconiana, ma il nome dell'AC Milan e quello di Silvio Berlusconi sono e resteranno per sempre legati. E qualsiasi intervento dell'ex presidente sulla squadra o sui giocatori rappresenta ancora una notizia da prima pagina, qualcosa che fa e che farà sempre discutere.
Un esempio? Pensate alle dichiarazioni di due settimane fa: sul mercato, Bonucci, Montella e Brocchi. Ricordate l'impatto che hanno avuto queste parole sulla stampa e sulla tifoseria. Prepariamoci, preparatevi (Milan e tifosi rossoneri): nei prossimi mesi di bordate ne arriveranno altre.