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    Berlusconi l'ha rifatto: i numeri da predestinato di Palladino, meglio anche di Sacchi e Ancelotti

    Berlusconi l'ha rifatto: i numeri da predestinato di Palladino, meglio anche di Sacchi e Ancelotti

    • Redazione CM
    Tre su tre, come nessuno prima di lui in Serie A nell'era dei 3 punti. Raffaele Palladino è l'allenatore del momento in un campionato in cui, dopo un periodo di necessario ambientamento in una categoria nuova di zecca e passato anche da un esonero, anche il Monza inizia a dire la sua. Dopo Juventus e Sampdoria, anche la pratica Spezia viene archiviata con relativa facilità e oltrettutto senza concedere nemmeno una rete ai propri avversari. Proprio la fase difensiva, che nelle prime sei partite della gestione Stroppa era stato il vero tallone d'Achille, rappresenta oggi il fiore all'occhiello di una squadra che dalla metà campo in su possiede una qualità sopra la media rispetto a molte delle concorrenti per la salvezza.

    NUOVO INIZIO - E la distribuzione dei meriti non può non tenere in considerazione quelli di un tecnico giovane (il più giovane della Serie A), con nessun'altra esperienza prima di quella maturata nel settore giovanile brianzola ma capace di incidere da subito con idee e una proposta di calcio dimostratasi subito efficace ed equilibrata. Una scelta quella di puntare tutte le proprie fiches su Palladino figlia dell'intuizione di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi, non nuovi a mosse apparentemente spiazzanti come questa.

    NUMERI DA URLO - Che i numeri premiano, al momento, se è vero come è vero che nessun altro tecnico nelle loro precedenti gestioni tra Milan e Monza aveva esordito in maniera così convincente. Coi suoi 9 punti, Palladino si lascia alle spalle infatti un mostro sacro come Sacchi, Ancelotti e Capello, ma anche i vari Allegri, Terim, Seedorf e Zaccheroni.

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