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    Berlusconi: 'Mr. Bee, ecco il piano. Ibra avrà offerte più alte, Donnarumma resta'

    Berlusconi: 'Mr. Bee, ecco il piano. Ibra avrà offerte più alte, Donnarumma resta'

    Trent'anni di Milan. Silvio Berlusconi celebra l'avvenimento in un'intervista a Mediaset: "Spero che il Milan si possa riprendere. Nessuna squadra può vincere per sempre. Ci sono dei cicli che finiscono. Noi stiamo ricominciando come una squadra di italiani, mi pesa vedere le grandi squadre senza italiani. Io vorrei vedere un Milan tutto italiano. Noi abbiamo la difesa e la mediana tutta italiana, ci mancano gli attaccanti. In più abbiamo puntato sui giovani: ce ne sono sei con l’arrivo di Locatelli, vedo in lui il nuovo Pirlo. E' un regista di centrocampo illuminato. De Sciglio è un nazionale e Donnarumma, a 16 anni, è ammirato da tutti e non lascerà il Milan qualunque offerta dovesse arrivare e sarà il portiere del Milan per i prossimi 20 anni. E' un gran bravo ragazzo, molto solido nel fisico, nella mente e nel carattere e penso che possa essere un simbolo del Milan futuro".

    SHEVA ARTISTA - Berlusconi parla anche di passato: "Lo scudetto del '99? 
    Noi abbiamo ancora Abbiati, che ci regalò lo scudetto con Zaccheroni. Quell’anno, chiamai Boban e gli altri e gli dissi che valevano le indicazioni relative al gioco, non più quelle dell’allenatore. L’ultima partita ci regalò lo scudetto segnata da una grande parata di Abbiati, che è ancora con noi e anche nelle ultime gare ha dimostrato di essere ancora affidabile. Chi ama il calcio non può non innamorarsi di Shevchenko in giornata di grazia. Lui ha interpretato il calcio in modo artistico. Vicino a lui vedo Ronaldinho, altro artista del calcio".

    MISTER BEE - Queste le parole di Silvio Berlusconi su Mister Bee: "Ci ha fatto una proposta concreta e interessante che riguardi ristoranti, scuole calcio e merchandising. Il piano ci potrebbe garantire 100 milioni all’anno dalla Cina e dagli altri nove paesi dell’area mediorientale. È importante per noi commercializzare il marchio per competere con le altre squadre che hanno importanti risorse economiche che arrivano dal petrolio. Lui si occuperebbe solo della parte relativa alla commercializzazione del brand nelle aree indicate poc’anzi, mentre la parte sportiva rimarrebbe a noi".

    IBRAHIMOVIC - Si parla anche di Bacca e Ibrahimovic, presente e passato (ma non futuro) del Milan: "Bacca è un ragazzo bravo e maturo. È un realizzatore spietato. Molte volte è fuori dalla partita perché il Milan di oggi non pratica a fondo il diktat di essere padroni del campo e del gioco e di questo ne stiamo parlando con l’allenatore. Ma quando ha la palla buona, difficilmente sbaglia. È stato un buon acquisto ed un giocatore importante per il futuro. Ibrahimovic? E’ classe e potenza insieme. Può vincere da solo la partita e tutte le squadre dove è stato, ha vinto. Io credo che avrà delle offerte molto importanti dagli Emirati, dall’America o dalla Cina – dove il calcio sta esplodendo - che noi non potremo eguagliare. La partita di questi 30 anni? E' sicuramente Milan-Steaua Bucarest a Barcellona. Grande pubblico, con il Camp Nou che divenne San Siro. Si vide un grande gioco, una grande squadra, grandi gol e la porteremo sempre nel cuore. Inzaghi? Gli ho dato fiducia come allenatore, ma forse non era ancora pronto: il suo Milan non riusciva a sfidare gli avversari prendendo in mano il pallino del gioco. Gliel’ho detto molte volte, ma probabilmente aveva bisogno di maturare ancora. Maradona? Ho avuto la tentazione di acquistarlo, però era diventato una bandiera del Napoli e mi imposi di non comprare le bandiere. Così come ebbi la tentazione di comprare Totti. Mentre Nesta, invece, lo comprai quando fu messo sul mercato".

    Berlusconi ha parlato di Milan anche al Tg 1: "Sono stati 30 anni di gioia, meravigliosi. Sacchi è stata la persona giusta, con un gioco nuovo. Insieme a Sacchi credo di aver cambiato un po' il calcio. Ancelotti aveva come qualità quella del buonsenso, mentre Capello era molto determinato. Anche recentemente lo cercai, offrendogli di tornare. Ma ormai aveva altri traguardi, vuol godersi la vita. Direi una bugia se dicessi che il calcio italiano mi diverte come prima".

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