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  • Bergamini, la superperizia: 'Morto per soffocamento, non fu suicidio'. Caso riaperto dopo 28 anni

    Bergamini, la superperizia: 'Morto per soffocamento, non fu suicidio'. Caso riaperto dopo 28 anni

    Verità per Denis Bergamini, 28 anni dopo: fu soffocamento, non suicidio. Nel 1989 il corpo del calciatore del Cosenza veniva trovato senza vita davanti a un camion: suidio sentenziò la giustizia, come sostenevano l'ex fidanzata e l'autista dell'autocarro. A distanza di 28 anni però, come anticipato dal Quotidiano del Sud, una superperizia sulla salma cambia tutto: Bergamini è morto per soffocamento, non per suicidio. L'esame conferma quanto aveva evidenziato una prima autopsia, ossia l'assenza di fratture e abrasioni, segni tipici dello trascinamento sotto un mezzo pesante, bensì i segni di uno schiacciamento da sormontamento sul fianco: il documento finì in un cassetto, ma lo scorso luglio il Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla) ha riaperto l'inchiesta e ora risultano formalmente indagati l'ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò, e l'autista del camion, Raffaele Pisano.

    "CHI LO HA UCCISO TREMA" - La sorella di Denis, Donata Bergamini, commenta su Facebook: "Sono certa che chi lo ha ucciso ora trema e fa bene. Io ho seguito passo passo ogni momento delle operazioni peritali per stare vicino a Denis. Il suo corpo parla, il suo amore violato parla".


     

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