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Benzema, è rottura totale con l'Al-Ittihad: Gallardo lo mette fuori squadra
FUTURO ALTROVE - Il mercato invernale è andato in archivio pure nella ricchissima Arabia Saudita, dove dopo un’estate di spese folli all’altezza della Premier League si è guardato principalmente a conservare alcune delle stelle più importanti del campionato e farle desistere dalla tentazione di fare rientro in Europa. E’ il caso soprattutto di Karim Benzema, che ormai dalla fine dello scorso dicembre è un dossier aperto ed in continuo aggiornamento nell’Al-Ittihad vincitore della Saudi Pro League della passata stagione. Secondo quanto rivelato quest’oggi dal quotidiano spagnolo Marca, il Pallone d’oro 2022 non ha mai sanato la frattura coi vertici societari - indiscrezioni riferiscono che avrebbe contattato il principe Mohammad bin Salman in persona pur di ottenere l’ok per salutare l’Arabia dopo appena 6 mesi dal suo arrivo - ed in particolare con l’allenatore, l’argentino Marcelo Gallardo.
LA FURIA DEL MUNECO - L’ex tecnico del River Plate viene descritto come furibondo per il comportamento mantenuto dal fuoriclasse francese che, dopo la pesante sconfitta per mano dei rivali dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, ha intrapreso una serie di atti di insubordinazione, verosimilmente con l’obiettivo di essere ceduto a gennaio. Un paio di allenamenti saltati a fine dicembre - anche se l’entourage di Benzema ha sempre smentito - e il tormentato rientro dalle ferie alle Mauritius prima di riaggregarsi al gruppo impegnato nel ritiro di Dubai. Un ritardo ritenuto troppo sospetto dalla dirigenza dell’Al-Ittihad e da Gallardo, che da quando ha finalmente ritrovato il suo calciatore più importante non gli ha mai consentito di tornare ad essere a tutti gli effetti una risorsa per la squadra. Ed infatti Benzema non risulta nella lista dei convocati per il match di campionato contro l’Al-Taee.
Ma c’è di più. Secondo la ricostruzione di Marca, l’allenatore argentino - soprannominato El Muneco - ha deciso di dare un segnale di forza al giocatore e a tutto l’ambiente, considerandolo molto indietro rispetto ai compagni dal punto di fisico. In occasione dell’allenamento di rifinitura, gli avrebbe chiesto ad un certo punto di interrompere la seduta per proseguire in palestra per svolgere un programma personalizzato. Lontano dunque dagli altri componenti dell’Al-Ittihad, una mossa che avrebbe mandato su tutte le furie Benzema, evidentemente convinto che il solo fatto di essere la stella indiscussa della squadra e il calciatore meglio pagato dell’intera Saudi Pro League alla pari di CR7 - entrambi percepiscono 200 milioni di euro a stagione - bastasse a garantirsi un trattamento privilegiato. Il suo contratto col club saudita scade nell’estate del 2025 e, smentite direttamente da Carlo Ancelotti le voci su un potenziale rientro al Real Madrid, la prossima estate il nome di Benzema potrebbe nuovamente finire sul mirino di diversi club, nonostanti viaggi verso i 37 anni. Un romantico ritorno al Lione, la formazione nella quale è cresciuto, o un trasferimento in un altro top club saudita sono ad oggi le ipotesi più verosimili.
LA FURIA DEL MUNECO - L’ex tecnico del River Plate viene descritto come furibondo per il comportamento mantenuto dal fuoriclasse francese che, dopo la pesante sconfitta per mano dei rivali dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, ha intrapreso una serie di atti di insubordinazione, verosimilmente con l’obiettivo di essere ceduto a gennaio. Un paio di allenamenti saltati a fine dicembre - anche se l’entourage di Benzema ha sempre smentito - e il tormentato rientro dalle ferie alle Mauritius prima di riaggregarsi al gruppo impegnato nel ritiro di Dubai. Un ritardo ritenuto troppo sospetto dalla dirigenza dell’Al-Ittihad e da Gallardo, che da quando ha finalmente ritrovato il suo calciatore più importante non gli ha mai consentito di tornare ad essere a tutti gli effetti una risorsa per la squadra. Ed infatti Benzema non risulta nella lista dei convocati per il match di campionato contro l’Al-Taee.
Ma c’è di più. Secondo la ricostruzione di Marca, l’allenatore argentino - soprannominato El Muneco - ha deciso di dare un segnale di forza al giocatore e a tutto l’ambiente, considerandolo molto indietro rispetto ai compagni dal punto di fisico. In occasione dell’allenamento di rifinitura, gli avrebbe chiesto ad un certo punto di interrompere la seduta per proseguire in palestra per svolgere un programma personalizzato. Lontano dunque dagli altri componenti dell’Al-Ittihad, una mossa che avrebbe mandato su tutte le furie Benzema, evidentemente convinto che il solo fatto di essere la stella indiscussa della squadra e il calciatore meglio pagato dell’intera Saudi Pro League alla pari di CR7 - entrambi percepiscono 200 milioni di euro a stagione - bastasse a garantirsi un trattamento privilegiato. Il suo contratto col club saudita scade nell’estate del 2025 e, smentite direttamente da Carlo Ancelotti le voci su un potenziale rientro al Real Madrid, la prossima estate il nome di Benzema potrebbe nuovamente finire sul mirino di diversi club, nonostanti viaggi verso i 37 anni. Un romantico ritorno al Lione, la formazione nella quale è cresciuto, o un trasferimento in un altro top club saudita sono ad oggi le ipotesi più verosimili.