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    Beneventomania: Belec, Brignoli e un dualismo pericoloso

    Beneventomania: Belec, Brignoli e un dualismo pericoloso

    • Massimiliano Mogavero
    Belec o Brignoli? La Serie A chiama e diventa teatro del nuovo dualismo che sta per nascere in casa Benevento. E che è destinato a durare chissà per quanto visto che, per il momento, la porta giallorossa non ha un padrone assoluto. L'estremo difensore bergamasco e quello sloveno partiranno alla pari e si giocheranno il posto da titolare partita dopo partita. O almeno questo è l'indirizzo scelto da società e staff tecnico che, di concerto, hanno ritenuto opportuno elevare il tasso di competitività della squadra, ingaggiando un altro portiere da affiancare all'ex Carpi.

    Mossa rischiosa perché se, in teoria, avere a disposizione due guardiani della porta affidabili e in competizione tra di loro potrebbe spingere entrambi a dare il massimo, in pratica le difficoltà di gestione spesso e volentieri finiscono per vanificare gli aspetti positivi. La situazione può richiamare alla memoria tante storie del passato, ma non c'è nemmeno bisogno di andare troppo indietro nel tempo per rendersi conto di quanto possa pesare negativamente la concorrenza nel ruolo di portiere.

    Basta agganciarsi alla stretta attualità perché non è certamente un caso se tutte le altre 19 squadre di Serie A hanno gerarchie chiare e ben delineate tra i pali. Nessuno ha scelto di accollarsi il rischio di avere la porta girevole, evidentemente perché tutti sono consapevoli delle conseguenze che una decisione diversa potrebbe avere sugli equilibri interni, ma pure sul rendimento dei diretti interessati. Già, perché indipendentemente dall'impiego, almeno uno dei due portieri finirà per smarrire le certezze o per vivere in maniera troppo accesa la competizione.

    È ciò che potrebbe accadere anche al Benevento dove a contendersi il posto ci sono due estremi difensori apparentemente dello stesso livello. Da una parte Belec, inizialmente titolare designato, ma ora rimesso in discussione; dall'altra Brignoli che non è venuto nel Sannio per fare la riserva, tanto è vero che il suo riscatto dipenderà dal numero di presenze collezionate in stagione (e anche per questo motivo accetterà a fatica l'eventuale accantonamento in panchina). Insomma, tra i due rischia di aprirsi un duello infinito. Ne varrà la pena?

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