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    Benevento, le pagelle di CM: Viola padrone del centrocampo

    Benevento, le pagelle di CM: Viola padrone del centrocampo

    • Massimiliano Mogavero
    Benevento-Udinese 3-3

    Brignoli 5,5: sul secondo gol poteva fare meglio, sugli altri due non ha colpe. Nel finale dice di no a De Paul

    Sagna 6: in avanti si vede poco, ma stavolta sul piano difensivo non sbaglia nulla. E all'ultimo minuto si toglie lo sfizio del gol

    Djimsiti 6: sempre il più positivo del pacchetto arretrato e anche stavolta non si smentisce. I gol subiti non sono arrivati per responsabilità sue

    Tosca 5,5: rovina una prestazione positiva con l'incredibile indecisione in occasione del momentaneo pari dell'Udinese

    Venuti 5,5: discorso simile a quello fatto per Tosca: perfetto per 70' minuti, in cui riesce pure a firmare l'assist per Viola; poi però consegna la palla a Lasagna per il 2-3 definitivo

    Cataldi 5: rovina una buona prestazione con un'espulsione tanto ingenua quanto evitabile. Peccato, quest'anno non riesce proprio a farne una buona

    Sandro 6: regia sempre lucida, fatta di sostanza ed equilibrio

    Viola 7: prestazione maiuscola del numero 14 del Benevento, non solo per il gol. Il migliore in campo, almeno tra le fila giallorosse

    Brignola 6: alterna buone giocate a errori incomprensibili, giustificabili solo con la giovane età. Ha il merito di conquistarsi il rigore del 2-1

    Iemmello 6: parte bene, poi De Zerbi lo dirotta sulla fascia dopo l'infortunio di Djuricic e sparisce progressivamente dal campo

    (dal 57' Parigini 6: qualche strappo interessante, ma contributo nulla in fase difensiva, specialmente quando il Benevento resta in 10)

    Djuricic 6: la sua partita dura una mezzora scarsa in cui riesce comunque a mettere in mostra le sue qualità

    (dal 34' Coda 6,5: ritrova il campo e pure l'appuntamento col gol, anche se solo su rigore)


    All. De Zerbi 6: aveva promesso che la sua squadra non avrebbe regalato niente a nessuno e così è stato. Non era affatto scontato, a maggior ragione dopo l'espulsione di Cataldi. 

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