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    Belotti, l'anno del riscatto? Per ora no, meno gol e con Zaza l'intesa non c'è

    Belotti, l'anno del riscatto? Per ora no, meno gol e con Zaza l'intesa non c'è

    • Andrea Piva
    Un anno e mezzo dopo l'ultima volta Andrea Belotti è tornato a segnare su calcio di rigore, scacciando così quei fantasmi che lo hanno accompagnato nella scorsa stagione quando prima si è fatto ipnotizzare da Stefano Sorrentino, poi ha spedito sulla traversa il pallone del possibile 1-0 contro il Milan. Le belle notizie per quanto riguarda il Gallo e, di conseguenza, il Torino finiscono però qui: il penalty segnato a Ospina non è infatti bastato a evitare la sconfitta contro il Napoli e l'intesa con Simone Zaza (ieri Walter Mazzarri li ha schierati per la prima volta insieme dall'inizio) è ancora tutta da trovare. Così come il capitano granata deve ancora da trovare la migliore condizione; lo dimostra il primo tempo giocato contro il Napoli, in cui è rimasto fuori dal gioco, salvo poi riscattarsi nella ripresa quando è stato uno tra i migliori in campo del Torino. 
    MENO GOL RISPETTO AL PASSATO - Dopo un campionato ben al di sotto delle aspettative, in questa Belotti è chiamato al riscatto, sia in termini di prestazioni che di gol. Sotto quest'ultimo aspetto, però, il giocarore bergamasco finora è ancora ben lontano dall'essere quel bomber implacabile che due stagioni incantò mezza Europa. Lo testimoniano i numeri: 5 i gol segnati nelle prime 5 partite giocate nel campionato 2016/2017 (escludendo gli impegni contro Atalanta e Empoli alla terza e alla quarta giornata che saltò per un problema muscolare), 3 quelli messi a segno, tutti su azione, l'anno scorso (tra cui quello splendido in rovesciata contro il Sassuolo), solo 2 in questa nuova stagione. Uno su azione, a Milano contro l'Inter, uno su rigore, ieri contro il Napoli. Belotti è invece rimasto a secco contro la Roma, contro la Spal e contro l'Udinese, partita nella quale ha anche malamente sprecato una ghiotta occasione nel primo tempo. 

    INTESA CON ZAZA DA TROVARE - Però, a preoccupare più di ogni altra cosa è la possibile convivenza con Simone Zaza. Quando l'ex Valencia è arrivato sotto la Mole, nell'ultimo giorno di mercato, i tifosi granata hanno iniziato a sognare a occhi aperti immaginandolo in coppia proprio con Belotti. Sia ieri contro il Napoli che una settimana fa contro l'Udinese, si è invece capito perché Mazzarri nelle prime uscite stagionali ha sempre preferito schierare Iago Falque al fianco del numero 9. Zaza e Belotti in campo faticano a trovarsi, devono ancora trovare quell'affinità che tutti nell'ambiente Torino si auguravano che non rappresentasse un problema: i due si allenano insieme da poco più di un mese, è naturale quindi che l'amalgama non sia ancora perfetta, ma dovranno lavorare duramente per diventare presto quella coppia di attaccanti capace di far fare il salto di qualità all'intero gruppo. E se l'intesa con Zaza crescerà, per lo stesso Belotti sarà più semplice riscattare la scorsa stagione. 

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