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    Belanov: Pallone d'Oro con l'URSS ('Zavarov meglio di Maradona'), vicino alla Serie A e ora in guerra per l'Ucraina FOTO

    Belanov: Pallone d'Oro con l'URSS ('Zavarov meglio di Maradona'), vicino alla Serie A e ora in guerra per l'Ucraina FOTO

    Pallone d'Oro nel 1986, in trincea nel 2022. L'ex attaccante Igor Belanov è diventato copresidente del comitato di calcio professionistico ucraino. In questi giorni ha incontrato i soldati ucraini a Odessa, dove si è fatto fotografare con una mitragliatrice in mano per poi scrivere un messaggio su Facebook: "Ho giocato con orgoglio per la nazionale dell'Unione Sovietica e sono sconvolto da questa guerra. Pace all'Ucraina e gloria a tutti coloro che affrontano gli occupanti che coraggiosamente sono venuti a distruggere la nostra terra e il nostro libero, eroico popolo! Credendo nella nostra rapida vittoria! Gloria all'Ucraina". 

    LA CARRIERA - Belanov (classe 1960) si è messo in luca nella Dinamo Kiev, dove ha vinto campionato, coppa e supercoppa sovietica oltre alla Coppa delle Coppe nel 1986. Anno in cui ha vinto il Pallone d'Oro davanti all'inglese Lineker e allo spagnolo Butragueno dopo aver disputato il Mondiale in Messico. Dove, dopo aver vinto il girone con la Francia di Platini, ha segnato una tripletta agli ottavi di finale persi 4-3 contro il Belgio di Scifo ai tempi supplementari. Allora Belanov punzecchiò Maradona: "È un giocoliere e fa tutto da solo, invece noi siamo inseriti in un grande collettivo. Gli preferisco il mio compagno Zavarov (poi juventino, ndr)". 

    VICINO ALL'ITALIA - Tra il 1987 e il 1988 Belanov venne contattato da Aldo Spinelli, presidente del Genoa, allora in Serie B. Ma, dopo la mancata promozione in Serie A della squadra ligure, Spinelli non riuscì a "parcheggiarlo" all'Atalanta e così nel 1989 Belanov si trasferì al club tedesco del Borussia Monchengladbach. Dove incappò in una brutta storia e venne accusato di furto insieme a sua moglie, che passarono una notte in prigione dopo che la polizia trovò merce non pagata a casa e nell'auto. La moglie disse che la refurtiva era stata messa nel bagagliaio a loro insaputa e scagionò il marito, che patteggiò una multa salata. 
     

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