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    Becker nel carcere da incubo di Wordsworth, tra droghe e violenza

    Becker nel carcere da incubo di Wordsworth, tra droghe e violenza

    • Davide Fantozzi
    “Sovraffollato, pieno di topi e di violenza”. Così viene descritta la prigione di Wandsworth, nella quale l’ex campione di tennis, Boris Becker, dovrebbe passare un’altra settimana. Becker è stato condannato a due anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, e questi primi giorni di detenzione li ha passati nella prigione vittoriana nel sud est di Londra. Aperta nel 1851, è nella categoria B del sistema di classificazione carcerario britannico: A massima sicurezza, D minima. La casa circondariale di Wandsworth sembrerebbe però essere particolarmente “fatiscente”, come riporta il Daily Mail, ripreso da molti quotidiani italiani. La prigione sarebbe, per il giornale britannico, “sovraffollata, con molti episodi di violenza e degrado”. I detenuti abuserebbero “di varie droghe e sostanze” e il personale della prigione sarebbe “particolarmente violento”. Inoltre, il carcere sembrerebbe essere “infestato dai ratti”. Un incubo, insomma, migliorato dai provvedimenti presi negli scorsi anni: pareti ridipinte, pasti caldi e celle riordinate per il primo ingresso. Inoltre, per l’ex detenuto e regista Chris Atkins, i successi sportivi potrebbero aiutare il tennista. “Lo sport è molto importante sia per i detenuti sia per le guardie – dice Atkins – Tutti lo vedranno un po’ come un eroe e probabilmente sarà inondato da richieste di autografi”.

    Ci sarà poco tempo a disposizione, però. “Bum Bum” (il soprannome del tedesco) dovrebbe passare ancora una settimana a Wandsworth prima di essere trasferito in un carcere di categoria C. Questo potrebbe accadere perché l’ex tennista non è considerato pericoloso. I capi d’accusa per i quali è arrivata la condanna infatti non sono per atti violenti. La pena però non sembra essere destinata a venire scontata interamente in prigione: sembra molto probabile, riportano fonti interne, che Becker ci passerà metà del tempo per poi essere rilasciato in libertà vigilata. Il provvedimento dipende anche dalla buona condotta del detenuto, ma visto il reato per cui è stato condannato non appare un’ipotesi remota. In quel caso, Becker sarà sottoposto alle “license conditions”, ossia la serie di prescrizioni che regolamentano la libertà vigilata: mantenere una retta condotta, rimanere in contatto con l’ufficiale addetto alla sorveglianza, risiedere permanentemente a un indirizzo e divieto di lasciate il Regno Unito senza permesso.

    Numerosi colleghi si sono espressi in merito alla condanna di Becker, anche in modo divisivo. Novak Djokovic in conferenza stampa ha dichiarato: “Il mio cuore si è spezzato. È un amico, sono molto triste per lui”. Toni diversi per Andy Murray, meno conciliante e più orientato verso le vittime delle azioni del tedesco. “Mi dispiace che sia in quella situazione, ma mi dispiace anche per le persone che sono state influenzate dalle sue decisioni e per quello che è successo loro. Spero impari dai suoi errori”, ha detto Murray.

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