Basta dare la colpa al tecnico: sono i big della Juve che devono fare la differenza
Lasciamo per un momento da parte i tecnici e pensiamo agli uomini cardine di questa Juve, che in Italia la fanno da padroni ma che fuori dai confini fanno fatica. Un buon allenatore al massimo incide per il 20% sul valore di una squadra: lo sostiene Michel Platini, e chi scrive è perfettamente d'accordo. Perché il resto, la parte più importante, spetta a chi va in campo.
E allora che si prendano questa responsabilità i vari Tevez, Vidal, Pogba, Chiellini, Marchisio, eccetera. Al di là dell'impostazione tattica e dell'atteggiamento indicato dal tecnico di turno, sono loro poi a dover fare la differenza. Per dimostrare di essere grandi anche in ambito internazionale, e non solo nel giardino, povero (di soldi e di valori tecnici), di casa nostra.
Perché un ennesimo fallimento in Champions potrebbe portare a galla una verità: che il Manchester United abbia deciso di investire 78 milioni di euro su Di Maria, e non 50 su Vidal, semplicemente perché l'argentino è un grande giocatore, che ha dimostrato di saper fare la differenza in Champions. Mentre il cileno, probabilmente (ma felici di essere smentiti nel prosieguo della stagione), grande giocatore non è. Almeno a certi livelli. E lo stesso discorso vale per altri suoi, illustri, compagni di squadra.