Barimania:| Giocatori, ora tocca a voi
Ogni settimana ne vien fuori una nuova. Il Bari ha perso ormai definitivamente la sua tranquillità. Logica conseguenza di un'annata disastrosa sul piano dei risultati. Le grana delle ultime ore riguarda la questione stipendi ai calciatori. Il termine del 15 maggio per saldare agli atleti la prima trimestralità del 2011 si avvicina a grandi falcate. E la società biancorossa si ritrova di colpo in difficoltà. Effetto derivante da una retrocessione consumatasi in largo anticipo. E che ha quindi azzerato ricavi quali botteghino e, in prospettiva, diritti televisivi.
Una lezione esemplare per il club, che ha la grave colpa di aver sottovalutato le insidie di un torneo sempre complesso cullandosi sugli allori dei fasti dello scorso anno. Senza, peraltro, avere la lucidità di intervenire in corsa (vedi mancato esonero di Ventura malgrado le sconfitte in serie o la schizofrenica ed insensata campagna acquisti invernale). Tutti discorsi affrontati già in mille circostanze. Difficile stabilire se la proprietà farà finalmente tesoro dei suoi errori. La speranza, malgrado tutto, è che le sia concessa tale opportunità. Ai Matarrese o a chi per loro se andrà in porto la trattativa per l’allargamento della compagine sociale.
Già, perché l’ipotesi fallimento sarebbe disastrosa. Inutile sperare che dai cocci di un'umiliazione spunti il Della Valle o il De Laurentiis di turno. Perché le condizioni del Bari sono gravi, non disastrose. Perciò se esiste davvero un imprenditore facoltoso che crede nel club biancorosso, che si faccia avanti adesso. Senza attendere il compimento della più infame delle umiliazioni. Se, però, non dovesse compiersi l'auspicato miracolo, occorre mettere a punto il (triste) piano B. E qui sono chiamati in causa i calciatori.
Sarebbe, infatti, il caso che la proposta di spalmatura degli emolumenti già esternata dalla proprietà alla squadra venisse accettata. E possibilmente all'unanimità. Senza che qualcuno faccia il fenomeno fuori dal campo come mai gli è riuscito sul rettangolo verde. Un gesto d'apertura sarebbe l'unico segnale d'amore e di attaccamento alla maglia inviato da chi quest'anno ha collezionato in campo soltanto magre figure. Troppe volte i giocatori hanno reso al di sotto delle proprie possibilità. Troppo spesso si è aperta l'enorme falla relativa ad impegno e furore agonistico.
I calciatori biancorossi non hanno salvato il Bari dalla B. Questa retrocessione porta bene in vista le loro responsabilità. La società forse non merita aiuto per gli errori commessi, ma è giusto che riceva sostegno da chi l'ha colpevolmente condotta sull'orlo del fallimento. Perciò i giocatori rispettino almeno il blasone di una squadra dalle antiche tradizioni, nonché la pazienza dei suoi tifosi. In fondo, non ci sarebbe modo migliore per rimuovere quell'etichetta di mercenari affibbiata da una tifoseria comprensibilmente delusa.