Ufficialmente non rischia nulla. In realtà, Vincenzo Torrente è quantomeno sotto stretta osservazione. Il Bari è reduce da due ko consecutivi e soprattutto con il Pescara ha fornito una pessima prestazione. Al di là del responso del campo, però, alcune frasi del tecnico di Cetara non sono piaciute alla dirigenza biancorossa. 'Non è la mia squadra: finora mi sono adattato io ai giocatori, d'ora in poi si adatteranno loro a me': queste le dichiarazioni che hanno spinto il da Angelozzi e l'amministratore unico Garzelli alla riflessione.

E' sembrato, infatti, che Torrente abbia smontato il mercato estivo, sebbene gran parte della campagna acquisti sia stata svolta in accordo con Angelozzi o su indicazione del tecnico stesso. Prova ne sono gli arrivi di Lamanna, Borghese, Polenta, Rivaldo, Forestieri, tutti espressamente richiesti da Torrente. Sabato sera ds e tecnico si sono trattenuti all'interno del San Nicola fino a tarda notte per un confronto chiarificatore. La panchina di Torrente non è stata messa in discussione, ma è facile intuire che un eventuale nuovo rovescio domani a Grosseto farebbe scattare l'allarme rosso. Nel frattempo, è probabile che l'allenatore campano ritorni all'idea tattica originaria: possibile dunque l'accantonamento del 4-2-3-1, adottato per venire incontro alle caratteristiche della squadra, per rispolverare il 4-3-3, modulo prediletto da Torrente.