Salvatore Matarrese:| 'Bari, il Comune non ci aiuta'
Emiliano attacca, ma la replica del Bari si fa attendere. Non sono state affatto concilianti le parole del sindaco sulla questione riguardante il contenzioso con la società di calcio. Tuttavia, la famiglia Matarrese ha preferito non rispondere immediatamente all'ultimatum lanciato dal primo cittadino che ha concesso una sola settimana di tempo ai proprietari del club per ottemperare all'accertato debito di oltre due milioni di euro per l'utilizzo degli impianti 'Della Vittoria' e 'San Nicola', pena l'avviamento di un'istanza di fallimento. La società biancorossa si è già mossa per verificare le modalità per affrontare la problematica.
L'impressione è che gran parte di una possibile ricucitura dello strappo passi dal riconoscimento da parte del Comune del credito a sua volta vantato dal club (oltre 1,1 milioni) per l'adeguamento del San Nicola ai requisiti del decreto Pisanu. Con ogni probabilità, oggi la società di Strada Torrebella renderà manifesta la sua posizione. Nella mattinata di ieri, tuttavia, Salvatore Matarrese (nipote del presidente biancorosso, Vincenzo) aveva espresso, durante il tg di Antenna Sud, amarezza per l'atteggiamento dell'amministrazione comunale. 'Il Bari non è percepito come patrimonio della collettività. La nostra famiglia l'ha sempre considerato un bene di servizio in oltre 30 anni di gestione. Per noi è un onere, non un marchio strategico per l'attività imprenditoriale. Ci aspetteremmo sensibilità da parte della città: in altre piazze i Comuni siglano accordi o sponsorizzazioni e non permettono che finiscano in prima pagina situazioni che si dovrebbero tenere nascoste. Pertanto, bene fa il sindaco a compiere 4 o 5 passi indietro quando si parla di fallimento del Bari'. In realtà, Emiliano non ha affatto abbassato il fronte. Ed ora sul futuro del club ripiomba una cappa d'apprensione.
(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)