Bari, Torrente:| Più veloce dell'anno magico
Torrente meglio di Conte. Può suonare strano, ma i numeri parlano chiaro. In otto giornate di campionato, il nuovo allenatore biancorosso ha totalizzato uno score più alto dell'illustre predecessore, ora primo in A con la Juventus. Sembra passata una vita da quando la squadra del tecnico leccese intraprese il volo culminato nella promozione, eppure il rinnovatissimo gruppo dell'allenatore campano sta provando a calcarne le orme. Otto turni disputati impongono un giudizio parziale, ma possono costituire una prima base di confronto. Ebbene, stupisce la similarità della parabola delle due squadre. Il Bari odierno (al netto dei due punti di penalizzazione che scatteranno a novembre) vanta un punto in più di quello edizione 2008-09 che aveva vinto una gara in meno racimolando quattro pareggi ed una sola sconfitta (oggi, invece, i pari e le sconfitte sono due).
Ora come allora, i biancorossi si esprimevano meglio in trasferta: sono già tre i blitz di Donati e compagni, mentre Barreto e soci centrarono due colpacci ed un pareggio. Identico, invece, il numero dei successi interni: uno solo sia per Torrente, sia per Conte. Uguale anche la differenza reti: entrambe le squadre vantano un +2, anche se il Bari attuale ha segnato e subito un gol in più (otto realizzati e sei incassati contro sette e cinque tre anni fa). Anche il tecnico ora bianconero, peraltro, non possedeva nel primo tratto del campionato un bomber puro: Barreto e Colombo siglarono due gol a testa, proprio come Marotta e De Paula. Due, inoltre, ai superstiti di quella avventura: Rivas e Caputo.
Tanti i punti di contatto, dunque. Anche se ripetere l'impresa di Conte sarebbe mostruoso. In quel campionato, tre furono i fattori che favorirono l'imperiosa accelerata biancorossa: l'esplosione di Barreto, che realizzò 23 gol, una condizione atletica che divenne straripante con il lavoro di Ventrone, ed un mercato di gennaio di lusso grazie agli innesti di Lanzafame, Guberti e Kutuzov. In quanto ai primi due aspetti, si possono coltivare speranze: Torrente, infatti, si aspetta una crescita consistente sul piano fisico e chissà che una delle punte in organico non ripeta, almeno in parte, lexploit del bomber di Rio de Janeiro. In quanto al mercato bis, invece, a meno di un cambio di proprietà, il tecnico di Cetara non potrà ottenere rinforzi doc. Ma forse lui si accontenterebbe che la società non mini il suo cammino privandolo dei punti legittimamente conquistati sul campo.
(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)