Bari, caso Masiello:| Il difensore rifiuta l'Atalanta
Andrea Masiello, Martino Borghese, Moris Carrozzieri. Tre storie di difensori gravitano attorno al Bari. C’è chi sconta gli esiti di un’annata negativa, chi sogna il grande salto, chi, invece, cerca il rilancio. Andrea Masiello è il caso più curioso dell’inedita terna.
Appena dodici mesi fa, il 25enne jolly era nel mirino di Juventus, Roma e Fiorentina, ma il Bari non cedette ad alcuno dei prestigiosi corteggiatori, malgrado la valutazione del viareggino si aggirasse sugli otto milioni di euro. Oggi, dopo la disastrosa retrocessione dei galletti, non c’è squadra disposta ad acquisire il difensore a titolo definitivo, malgrado la sua valutazione sia scesa di almeno due milioni e mezzo. Il ragazzo toscano interessa ad Atalanta, Parma e Siena, pronte a rilevarne la compartecipazione. Angelozzi avrebbe già trovato l’accordo con il club bergamasco che pagherebbe circa 2,5 milioni per la metà del cartellino aggiungendo il prestito dell’esterno Defendi. Masiello, però, non è affatto convinto della proposta orobica. L’ipotesi che sui nerazzurri scattino provvedimenti derivanti dall’inchiesta sul calcioscommesse, proprio non lo attrae. Il viareggino, dal canto suo, avrebbe scelto il Parma che, però, pur mettendo sul piatto il centrocampista brasiliano Zè Eduardo, non intende sborsare le cifre gradite dal Bari. Masiello, in alternativa, accetterebbe anche il Siena. Angelozzi dai bianconeri vorrebbe 2,5 milioni, nonché i prestiti del centrocampista Sansone e del centravanti Mastronunzio: richiesta ritenuta eccessiva. Insomma, il caso non si presenta facile e non è escluso che il rapporto tra Masiello ed il Bari rischi di compromettersi. Oggi, comunque, Davide Torchia, agente del jolly toscano, ascolterà la proposta dell’Atalanta.
Ieri, invece, Angelozzi ha compiuto notevoli passi avanti per assicurarsi Borghese, il 24enne centrale del Gubbio voluto da Torrente. Il manager catanese ha dialogato a lungo con i dirigenti umbri che pretendono non meno di 800mila euro per l’intero cartellino. Troppi per il club pugliese che prova a ragionare su una comproprietà, forte anche della volontà dello stopper romano, determinato ad approdare in biancorosso. Nel frattempo, Angelozzi pensa a Carrozzieri che potrebbe costituire un’alternativa a Borghese, ma non solo. Il ds catanese, infatti, è attratto dall’idea di conferire alla retroguardia biancorossa un innesto di indubbia qualità. Si tratterebbe, però, di una scommessa in piena regola. Perché il gigante di Giulianova ha appena scontato due anni di squalifica per la positività alla cocaina e nella stagione appena conclusa ha collezionato soltanto due presenze nel Palermo, club con cui è legato fino al 2012. Sebbene si tratti di un giocatore da ricostruire, l’operazione potrebbe essere intrigante. A 31 anni, infatti, Carrozzieri ripartirebbe dalla squadra in cui ha mosso i suoi primi passi (un suo gol regalò al Bari lo scudetto Primavera nel 2000), senza, però, mai esordire. Un bel revival, a patto di rigare dritto.