Tre punti di platino. Altrettanti motivi per ipotecare un futuro più sereno. Il Bari è tornato da Modena con un bottino insperato che ha riassestato la classifica. Di più. Si è sbloccato, seppur dal dischetto, Alessandro Marotta. Ovvero il tiratore scelto tra i biancorossi, atteso invano nei primi cinque turni. Se è vero che la seconda vittoria in campionato non ha risolto d'incanto ogni problema, è altresì indiscutibile che i tre punti consentiranno a Torrente e al suo gruppo di riprendere il lavoro con uno stato d'animo ben più rinfrancato rispetto a qualche giorno fa.

E' stata premiata l'umiltà di Torrente. In un momento delicato, il tecnico non è rimasto arroccato al suo modulo prediletto (4-3-3). Lo ha trasformato in un 4-2-3-1 e l'assetto con il doppio mediano alla resa dei conti ha pagato. Ora c'è da capire se Torrente continuerà su questa nuova strada (quando recupererà Bogliacino potrebbe essere l'uomo più adatto per giocare alle spalle della punta centrale), oppure se tornerà al 4-3-3. Resta da sciogliere, invece, il nodo più intrecciato: la condizione atletica tutt'altro che ottimale. 'Dopo una buona tenuta nei primi 45' - ha dichiarato il tecnico sabato pomeriggio - anche contro il Sassuolo siamo calati alla distanza. Nel secondo tempo ha prevalso il cuore, piuttosto che le gambe. Sotto quest'aspetto dobbiamo crescere molto. Ma sapevamo di non poter tornare brillanti da un giorno all'altro. Pian piano ci rimetteremo a posto'.

(Gazzetta dello Sport - Edizione Puglia)