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  • Stipendi Bari,| Tommasi: 'Colto il disagio'

    Stipendi Bari,| Tommasi: 'Colto il disagio'

    Superare lo scoglio ingaggi per iscriversi al prossimo campionato senza eccessivi affanni. In casa Bari il progetto sopravvivenza è ormai tracciato da tempo. Al di là delle varie pendenze, la scadenza che più preoccupa il club biancorosso è quella del 15 maggio, relativa al saldo della prima trimestralità del 2011 ai calciatori. Ecco perché il dg Garzelli sta proseguendo nell'opera di mediazione con giocatori e rispettivi procuratori per siglare l'intesa sulla spalmatura degli ingaggi. Una procedura, tuttavia, che sarà condotta secondo ogni garanzia giuridica e senza orpelli contrattuali. Esclusa, pertanto, l'ipotesi di risoluzioni consensuali con gli atleti e la conseguente firma di nuovi vincoli a quel punto necessari a non deprezzare né la società, né gli stessi giocatori.

    'Il giro di consultazioni - afferma Claudio Garzelli - procede. Occorre approfondire in modo individuale con i ragazzi, poiché ognuno ha le sue esigenze. Tuttavia, l'auspicio è di avere un numero cospicuo di giocatori pronti a siglare la transazione martedì prossimo presso l'Ufficio del Lavoro. Siamo moderatamente fiduciosi. In fondo, la società chiede soltanto un po' di respiro offrendo adeguate garanzie. La collaborazione della squadra ci consentirebbe di ottenere i presupposti per l'iscrizione al prossimo campionato, nonché di affrontare i prossimi passi con relativa serenità. Mi rendo conto che, non potendo fornire dettagli per non ledere la privacy dei ragazzi, circolino ipotesi di vario tipo. Ma l'obiettivo è tutelare sia i giocatori, sia le prospettive della club'.

    Sulla vicenda, intanto, si è posata anche l’attenzione dell'Aic. Ieri, il neo presidente Damiano Tommasi, ha vissuto proprio a Bari il suo primo incarico ufficiale. 'Abbiamo colto il disagio dei giocatori del Bari - afferma l'ex centrocampista della Roma e della Nazionale -, anche se il discorso non si può generalizzare data la diversa situazione di ogni atleta. Lunedì sarò di nuovo in Puglia per un altro confronto con i rappresentanti dei tesserati'. Insomma, l'ostacolo non è ancora aggirato. Pare, inoltre, che, sebbene i biancorossi abbiano palesato una certa disponibilità, ci sarebbero ancora alcuni casi spinosi da risolvere. Facile intuire che, braccato da oneri e scadenze, il club non abbia ancora avviato, malgrado la retrocessione sia un dato acquisito almeno da un mese, alcuna programmazione.

    Se tutto filerà liscio, è scontato che non ci si potrà attendere un rilancio in pompa magna. La gestione sarà improntata all'austeririty: si punterà sui giovani e sui pochi elementi che non troveranno collocazione sul mercato. Il resto, salvo auspicabili ingressi nella compagine sociale del club, dovrà venire dalle idee: più illuminate saranno, maggiori saranno le chance di nutrire ambizioni che al momento appaiono piuttosto limitate. 'Bari è una piazza di serie A', conclude Garzelli. 'Perciò, non disperiamo. Il divario tra le categorie è tale da consentire comunque un margine di vantaggio alle neo retrocesse. In B si può far bene anche con una campagna acquisti mirata e non troppo dispendiosa. Prima di pensare al futuro, però, dobbiamo sistemare il presente'.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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