Nasce il Bari operaio:| Carattere e concretezza
Del Bari si potrà dire tutto, ma non che manchi di carattere nei momenti importanti. Reduci da due sconfitte di fila e dalla pessima prova con il Pescara, i biancorossi hanno la forza di rialzarsi e di assestare un preziosissimo blitz a Grosseto. Magari non è ancora bella la truppa di Torrente, né probabilmente sarà mai capace di ottenere vittorie rotonde a causa della cronica assenza di un bomber da venti reti. Tuttavia, i galletti sono encomiabili per voglia di reagire alle avversità e di combattere per ritagliarsi uno spazio importante in questa serie B.
In Toscana risulta decisiva la prima rete in campionato di Caputo. La fine di un incubo per l'attaccante altamurano, che finora si era segnalato soprattutto per i clamorosi errori sotto rete. Ma forse ancor più determinante si è rivelata la rivoluzione di Torrente. Bando agli indugi, l'allenatore campano ha rispolverato il 'suo' 4-3-3 spedendo in panchina i vari De Falco, De Paula e Forestieri e ripescando Rivaldo, Scavone e Defendi. Ne vien fuori un Bari più compatto, ordinato e serrato tra i reparti. La squadra protegge meglio la difesa, riesce a mantenere le distanze e a riproporsi in fase offensiva.
Pur senza eccessivi bagliori, Donati e compagni comandano le operazioni e creano le migliori opportunità trovando il meritato vantaggio firmato Caputo al termine dell'azione forse più bella del campionato biancorosso. Torrente magari vorrebbe maggiore intensità e velocità di esecuzione, ma Rivaldo e Scavone mordono gli avversari sprecando pochi palloni, mentre il tridente Defendi-Marotta-Caputo assicura corsa e spirito di sacrificio. Una squadra operaia, insomma, ma solida e concreta. Doti che in una B affatto trascendentale possono rivelarsi vincenti.
(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)