Barcellona, Lewandowski prosegue la tradizione dei grandi centravanti
CANNONIERI D’ANTEGUERRA – Paulino Alcantara, con Josep Samitier e il leggendario portiere Zamora, ha fatto parte del primo grande ciclo di vittorie del Barcellona. Gioca in due diversi periodi, 1912-1916 e dal 1918 al 1927, e in totale le reti saranno 142. Samitier è stato un altro grandissimo attaccante: 178 gol, formava con Alcantara una strepitosa coppia d’attacco. Josep Escolà, centravanti, ha giocato anch’egli in due diversi periodi, e ne ha realizzati 164. Angel Arocha, è settimo nella speciale classifica dei cannonieri ogni tempo del Barca, con 134.
CESAR RODRIGUEZ E KUBALA - Cesar Rodriguez, nelle sue 14 stagioni in Catalogna, formerà con Basora e Kubala una linea d’attacco tra le più prolifiche d’Europa. Saranno 232 le sue reti. Ma il primo vero fuoriclasse del Barcellona è stato senza dubbio Laszlo Kubala: in 10 anni segna la bellezza di 194 gol, e diventa uno dei più forti calciatori d’Europa. Detiene il record di marcature in un’unica partita della Liga, ben 7.
STOICKOV, KLUIVERT, RONALDINHO, RIVALDO, ETO’O, SUAREZ – Hristo Stoickov, carattere e tecnica. 124 marcature per lui. Kluivert, dopo la deludente esperienza con il Milan, in 6 anni sigla 122 gol in 257 partite. Il brasiliano Rivaldo, in 5 stagioni mette a segno 130 reti: classe sopraffina, ha deliziato con la sua tecnica i tifosi culés. Ronaldinho, uno dei calciatori più talentuosi sbarcati in Catalogna, in 5 stagioni, 94 in 207 match. Eto’o, camerunense, tra il 2004 e il 2009 ha incantato in pubblico con lampi da autentico fuoriclasse. Secondo molti, il più forte calciatore africano della storia, miglior marcatore della sua nazionale, è l’unico ad aver realizzato due “triplette” consecutive (Campionato, Coppa Nazionale e Champions League). Per lui 129 reti. Suarez è il terzo miglior marcatore con la maglia blaugrana. Ha vinto tantissimo, con Messi e Neymar ha formato un tridente tra i più prolifici di sempre. 198 i gol totali, con la straordinaria media di 33 a stagione. Questi sono i bomber più grandi. Ma ce ne sono tanti altri che non hanno segnato così tanto, ma hanno comunque lasciato un segno; l’elenco sarebbe lunghissimo, su tutti Ronaldo “il Fenomeno” e Romario. Ma un capitolo a parte, si meritano i due calciatori simbolo di questo club. Ovvero Johan Cruijff e Leo Messi.
IL PROFETA DEL GOL E LA PULCE – Johan Cruijff. Colui che ha cambiato la storia del Barcellona e non solo. Prima da giocatore poi da allenatore. Calcio totale, palleggio e ricerca sistematica del controllo della partita, se il Barcellona è stata una delle più grandi, se non la più grande squadra di sempre, il merito è soprattutto suo. Classificarlo come semplice attaccante sarebbe riduttivo, nonostante le 86 segnature. Lui è stato molto di più. Al primo posto di questa speciale classifica c’è Leo Messi. 672 gol in 778 partite. Numeri da capogiro. Primatista di reti e presenze, sia con il Barca che con la Nazionale argentina, è tra i più grandi calciatori ogni epoca. Arrivato bambino nella cantera, esordisce a 17 anni, ed eredita la maglia numero 10 di Ronaldinho. Vince tutto, sia a livello personale (7 palloni d’oro) che di squadra (su tutti quattro Champions League). Paragonato spesso a Maradona, ha l’occasione con i Mondiali in Qatar di avvicinarsi sempre più al Pibe de Oro.
ORA TOCCA A LEWA – Il fuoriclasse polacco si presenta con un bottino di 540 gol in carriera. Giovane promessa in patria, esploso in Germania prima con il Borussia Dortmund e poi con il Bayern, con i rossi di Monaco di Baviera vince praticamente tutto; unico cruccio quel pallone d’oro che avrebbe meritato nel 2021, andato a Messi. Adesso avrà il compito di non far rimpiangere i suoi celebri predecessori: ma visti i numeri di Lewa, le premesse per entrare nel club dei grandi bomber blaugrana ci sono tutte.