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    Barcellona: corsa a due per la panchina ma occhio alle sorprese. Tutti i nomi per il post Xavi

    Barcellona: corsa a due per la panchina ma occhio alle sorprese. Tutti i nomi per il post Xavi

    • Simone Gervasio
    Come un fulmine a ciel sereno - e forse per anticipare un esonero imminente - Xavi ha annunciato che questi saranno gli ultimi 5 mesi alla guida del Barcellona. Lo ha fatto dopo l'ennesimo capitombolo dei suoi che hanno perso 5-3 in casa con il Villarreal. Un ko eclatante che si va ad aggiungere a quelli in Coppa del Re e in Supercoppa e che lascia i blaugrana al terzo posto, lontano da Real e Girona e a portata dell'Atletico Madrid. La Liga insomma è ormai un miraggio e Lewandowski e compagni dovranno lottare per difendere il posto che vale la Champions League del prossimo anno anche dal ritorno dell'Athletic. Risultati insufficienti e che hanno spinto l'ex centrocampista a sbilanciarsi sul suo futuro. Un futuro che sarà lontano dalla sua amata Barcellona. Ma in Catalogna è già bagarre per prenderne il posto: chi si siederà sull'ambita panchina del Camp Nou?

    SOSTITUTI - A fare ordine tra le tante candidature spontanee è il quotidiano Sport, secondo cui in questo momento è corsa a due, con un outsider da tenere d'occhio. Come da tradizione in casa Barcellona, l'allenatore dovrebbe essere uno della scuola culé: troppo importante il riconoscersi e farsi riconoscere dai tifosi come uno di loro per portare avanti valori e prerogative di un club che si autodefinisce anche più di un club. Ecco perché ad oggi i due favoriti per prendere il posto di Xavi sono due suoi ex compagni: Rafa Marquez e Thiago Motta. Il primo è già a libro paga di Laporta, essendo l'allenatore della seconda squadra blaugrana. Il messicano è un pupillo del presidente che più volte è stato fotografato a pranzo con l'ex Verona in degli scatti che mettevano ancora più pressione a Xavi. Il secondo invece sta facendo meraviglie con il Bologna e, dopo anche l'esperienza nelle giovanili del Psg, sarebbe di certo un profilo più pronto e affidabile da subito. La terza pista è una suggestione, un desiderio dei barcellonisti e porterebbe a un ritorno a casa di Luis Enrique. L'attuale allenatore dei parigini sta vivendo una stagione altalenante: in Ligue 1 i suoi si sono messi con adagio in vetta del campionato, in Europa invece la qualificazione è stata parecchio complicata ma una cavalcata negli scontri diretti potrebbe rimescolare le carte. Al Psg Luis Enrique si trova bene ma chissà cosa potrebbe succedere se il Barcellona ribussasse alla sua porta.

    FATTORE DECO - Da sottolineare come sia Marquez che Motta abbiano giocato con Deco, l'attuale dirigente più potente in casa Barcellona e come entrambi abbiano un ottimo rapporto con lui. Marquez si è già esposto, dicendo in conferenza stampa: "A un'opportunità come questa non si può dire di no. Se arrivasse la proposta, sarei certamente disponibile e proverei a fare il meglio possibile". Più sibillino invece Motta che ha voluto solo fare i complimenti a Xavi per il lavoro svolto e il campionato vinto nella passata stagione, senza avanzare candidature.

    GLI ALTRI - Il casting però prevede anche altri profili. Secondo la stampa spagnola infatti non sono da scartare infatti i nomi di Gio van Bronckhorst (anche lui ex giocatore ed ex compagno di Deco nel Barça di Rijkaard), Michel, artefice del miracolo Girona e Imanol Alguacil, allenatore della Real Sociedad. Più defilati i nomi di Xabi Alonso, troppo legato ai colori del Real Madrid, e di Roberto De Zerbi che invece starebbe giocandosi il posto al Liverpool proprio con il tecnico del Bayer Leverkusen. Insomma è iniziata la caccia al prossimo allenatore del Barcellona con un dubbio però. I più fiduciosi tra i tifosi dei blaugrana si chiedono: "E se Xavi vincesse la Champions League? Cambierebbe idea o resterebbe convinto del suo prossimo addio?". Nel bel mezzo della stagione, a Barcellona si parla ormai solo e soltanto della prossima.

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