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Paradosso Babacar: segna, ma resta una riserva costosa. Bivio sul mercato
Khouma Babacar è quel dilemma che ricorre a ogni gol, a ogni finestra di mercato. Con lui, quell’etichetta di eterno giovane incompiuto - ma che, in crescendo, sta dimostrando il suo valore - e un contratto in scadenza nel 2019. Segna e, quando entra, raramente non è decisivo. In ogni caso, lascia sempre il segno, nel bene o nel male. Quest’anno sono cinque le reti siglate, lo scorso furono quattordici ma non bastarono a donargli un posto da titolare: in estate, infatti, è arrivato Giovanni Simeone, a seguito della cessione di Nikola Kalinic, che a sua volta prese il posto di Mario Gomez. E così via, con il senegalese che è sempre partito dalla panchina.
FIORENTINO - Cresciuto nelle giovanili della ‘Viola’, Babacar ha esordito a sedici anni in maglia gigliata, andando subito a segno nella sfida contro il Chievo di Coppa Italia. Poi, le presenze con la Fiorentina prima dei prestiti, fino a quello decisivo di Modena, dove con Walter Novellino si trasforma. Il ritorno alla base, però, è caratterizzato da una fiducia che stenta ad arrivare: vive le sue stagioni da seconda linea pronta all’uso, meritandosi talvolta di uscire da questo status, salvo poi ripiombarci con prestazioni non all’altezza. Ma, in linea di massima, ‘Baba’ è un attaccante affidabile.
FUTURO - La sua permanenza a Firenze inizia a scricchiolare: l’assenza di una casacca da titolare è lo snodo principale. Lui, riserva ma secondo giocatore più pagato della rosa - il contratto venne rinnovato, all’incirca, insieme a quello di Federico Bernardeschi, altro talento uscito da quella nidiata - il cui accordo con la società scade nel 2019. La scorsa estate, il senegalese ha rifiutato tutte le offerte - giunte, in particolare modo, da Inghilterra e Turchia - per restare alla Fiorentina. Una scelta che sembra non aver pagato, con l’intenzione che sarebbe quella di arrivare allo svincolo per poi scegliere in libertà la destinazione successiva.
SCENARI - L’agente del giocatore, Patrik Bastianelli, ieri sera ha parlato del futuro del suo assistito ai microfoni di Sportitalia: “In questo momento il ragazzo non vuole che si parli di mercato, è concentrato sulla Fiorentina. E' pronto è carico - ha continuato il procuratore - per ripartire dopo le ferie. Sta facendo bene, quando è stato chiamato in causa da Pioli ha fatto bene”. Poi, una frase che apre uno spiraglio: perché Babacar è una certezza in casa viola, ma adesso gli scenari stanno cambiando, niente è da dare per scontato. “Sul mercato mai dire mai - ha dichiarato Bastianelli - tutto può succedere, ma lui attualmente è concentrato sul lavoro con i viola”.
SOLUZIONI - La sua cessione, per la società toscana, rappresenterebbe una grave perdita dal punto di vista degli innesti affidabili e della qualità della rosa. Toglierebbe una dose di reti ‘sicure’. Di contro, va detto che questa sessione sarà probabilmente l’ultima in cui sarà possibile monetizzare. Forse anche durante la prossima, con gli interrogativi che continuano ad affiorare. Prima o poi, il rapporto tra il senegalese e la squadra in cui ha esordito sarebbe dovuto giungere a un punto in cui guardarsi in faccia e scegliere una strada ben precisa avrebbe rappresentato un momento inevitabile. E questo tempo si sta avvicinando.
FIORENTINO - Cresciuto nelle giovanili della ‘Viola’, Babacar ha esordito a sedici anni in maglia gigliata, andando subito a segno nella sfida contro il Chievo di Coppa Italia. Poi, le presenze con la Fiorentina prima dei prestiti, fino a quello decisivo di Modena, dove con Walter Novellino si trasforma. Il ritorno alla base, però, è caratterizzato da una fiducia che stenta ad arrivare: vive le sue stagioni da seconda linea pronta all’uso, meritandosi talvolta di uscire da questo status, salvo poi ripiombarci con prestazioni non all’altezza. Ma, in linea di massima, ‘Baba’ è un attaccante affidabile.
FUTURO - La sua permanenza a Firenze inizia a scricchiolare: l’assenza di una casacca da titolare è lo snodo principale. Lui, riserva ma secondo giocatore più pagato della rosa - il contratto venne rinnovato, all’incirca, insieme a quello di Federico Bernardeschi, altro talento uscito da quella nidiata - il cui accordo con la società scade nel 2019. La scorsa estate, il senegalese ha rifiutato tutte le offerte - giunte, in particolare modo, da Inghilterra e Turchia - per restare alla Fiorentina. Una scelta che sembra non aver pagato, con l’intenzione che sarebbe quella di arrivare allo svincolo per poi scegliere in libertà la destinazione successiva.
SCENARI - L’agente del giocatore, Patrik Bastianelli, ieri sera ha parlato del futuro del suo assistito ai microfoni di Sportitalia: “In questo momento il ragazzo non vuole che si parli di mercato, è concentrato sulla Fiorentina. E' pronto è carico - ha continuato il procuratore - per ripartire dopo le ferie. Sta facendo bene, quando è stato chiamato in causa da Pioli ha fatto bene”. Poi, una frase che apre uno spiraglio: perché Babacar è una certezza in casa viola, ma adesso gli scenari stanno cambiando, niente è da dare per scontato. “Sul mercato mai dire mai - ha dichiarato Bastianelli - tutto può succedere, ma lui attualmente è concentrato sul lavoro con i viola”.
SOLUZIONI - La sua cessione, per la società toscana, rappresenterebbe una grave perdita dal punto di vista degli innesti affidabili e della qualità della rosa. Toglierebbe una dose di reti ‘sicure’. Di contro, va detto che questa sessione sarà probabilmente l’ultima in cui sarà possibile monetizzare. Forse anche durante la prossima, con gli interrogativi che continuano ad affiorare. Prima o poi, il rapporto tra il senegalese e la squadra in cui ha esordito sarebbe dovuto giungere a un punto in cui guardarsi in faccia e scegliere una strada ben precisa avrebbe rappresentato un momento inevitabile. E questo tempo si sta avvicinando.