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Attenzione: oggi è il giorno di Batmman e del Mago
di Cesare Bardaro
Buon compleanno a
SAMIR HANDANOVIC, 1984, portiere sloveno dell'Inter. Detto Batman. Nel 2010-11 ha neutralizzato 6 calci di rigore. E' cugino di Jamin Handanovic, anch'egli portiere, che ha giocato in Italia dal 2007 al 2011 con Mantova ed Empoli
ROLANDO MARAN, 1963, allenatore del Chievo, ex calciatore (difensore) di Chievo, Valdagno, Carrarese, Fano fino al 1997. Col Catania nel 2012-13 ha stabilito il record di punti in serie A (56)
GIANLUCA DE PONTI, 1952, ex centravanti di Sangiovannese, Cesena, Bologna, Avellino, Sampdoria, Ascoli, Massese, Zurrieq (Malta) Detto “Gil”, ma anche “Figlio delle stelle” per l'assidua frequentazione di discoteche fSe Meroni girava con una gallina al guinzaglio, lui portava un'oca. Nel 95 comincia la sua disavventura sanitaria, quando in B con l’Avellino è il secondo di mister Papadopulo: ha un bernoccolo in testa che continua a crescere; si fa visitare ed il verdetto è meningioma (tumore benigno) ma va asportato. A Firenze c’è il professor Mennonna (quello che operò d’urgenza Antognoni dopo l’infortunio al cranio del 1981). Dodici ore di operazione al policlinico di Careggi ma dopo un po’ De Ponti riprende la normale attività tra le fila biancoverdi. Successivamente però comincia ad avvertire la perdita di sensibilità nella gamba sinistra, accompagnata poi da fortissime emicranie che neppure gli analgesici riescono a contrastare. La situazione precipita e, dopo essere stato colpito da un’emiparesi sinistra, è necessario il secondo intervento d’ urgenza a quattro anni di distanza dal primo. Altra operazione, 15 ore, ed un altro verdetto: plasmocitoma ovvero tumore maligno. Non solo la malattia ma tanti disturbi: semiparesi, giramenti di testa, vista laterale limitata, attacchi di panico. Invalidità all’80%: impossibile guidare né correre e dunque allenare. Poi la beffa: nel ‘95 c’è stato un errore nella lettura dei vetrini: il tumore era maligno, non benigno. Per questo, assistito dall’avvocato Sandro Cosmai, comincia un lungo contenzioso, che dura tuttora in sede civile (la penale è stata prescritta) con i medici che sbagliarono la prima diagnosi.
«Nel ' 95 mi diagnosticarono un tumore alla testa. Ero appena andato in B con l' Avellino come secondo di Papadopulo. Ma io ho avuto doppia sfortuna, prima il cancro e poi una diagnosi errata: dissero che era benigno e invece era maligno. Ho denunciato i medici e sono in causa, (…) A casa ho una decina di foto di squadre, piene di morti. Ho una foto del Cesena che ha più croci del cimitero di Campiobbi. Prendevamo di tutto. C' era a disposizione un sacco di Micoren, ci dicevano che serviva per spezzare prima il fiato, lo prendevamo tutti. Facevamo le iniezioni di antinfiammatori, poi ci davano i ricostituenti, una puntura al giorno, chissà cosa c' era dentro . I medici li prescrivevano ma erano poi i massaggiatori che li somministravano. E gli allenatori secondo me non ne sapevano niente, per ignoranza erano del tutto all' oscuro. Dopo che si seppe della mia malattia, a Terranuova Bracciolini, dove avevo giocato nelle giovanili, una domenica fecero prima di una partita un minuto di raccoglimento. Dovetti andare lì a far vedere che ero ancora vivo»
MOUNIR EL HAMDAOUI, 1984, attaccante olandese di origini marocchine dell' Umm Salal (Qatar), ex Fiorentina nel 2012-13 e 2014-15. Detto “Mago”. A Firenze lo ricordano unicamente per questo duo gol al Milan a San Siro l'11/11/2012
FEDERICO MATTIELLO, 1995, difensore della Juventus, rientrato da prestito al Chievo. L'8 marzo 2015, in uno scontro di gioco col romanista Nainggolan riporta una frattura esposta di tibia e perone. Rimane fuori 7 mesi. Torna in campo il 19 ottobre, ma 3 giorni dopo, in allenamento, subisce una frattura composta alla stessa gamba, ma in un punto diverso
Buon compleanno anche a
ANDREA SECULIN, 1990, portiere del Chievo
ACHILLE COSER, 1982, portiere del Sudtirol
SAKARI MATTILA, 1989, centrocampista finlandese del Fuhlam, ex Ascoli nel 2009-10
GIUSEPPE VIVES, 1980, centrocampista del Torino