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  • Atletico e Leicester, lezione a Inter e Milan: non si vince solo con il fatturato

    Atletico e Leicester, lezione a Inter e Milan: non si vince solo con il fatturato

    • Stefano Agresti
    Lo scudetto? L’ha vinto la Juve, è più ricca, è più forte. E’ troppo forte.
     
    Eh no, questo non si può dire, Non più. Non esiste una squadra troppo forte, né un’avversaria imbattibile. Chi, nel nostro campionato, ha provato a piegare i bianconeri e poi si è arreso, non può giustificarsi così. Non dopo avere visto il Leicester trionfare in Premier contro City e United, Chelsea e Arsenal, Liverpool e Tottenham; non dopo avere visto l’Atletico far fuori in Champions una dopo l’altra il Barcellona e il Bayern, le squadre migliori del mondo dal punto di vista tecnico. Chissà se hanno imparato la lezione il Napoli e la Roma, l’Inter e la Fiorentina (e anche il Milan, ovviamente, benché non sia mai stato vicino alla vetta).
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    Il proprietario del Leicester è un uomo ricchissimo, che però non ha speso una fortuna per la sua squadra. La quale, non a caso, nelle previsioni sarebbe dovuta retrocedere. Nemmeno l’Atletico è un club povero, tutt’altro, però ogni anno vende il suo miglior calciatore e, incredibilmente, continua a ottenere risultati inimmaginabili. Due anni fa ha vinto la Liga davanti a Barcellona e Real e ha visto sfumare la Champions all’ultimo istante della finale, adesso è tornato di nuovo in finale contro lo stesso avversario del 2014.
     
    Servono programmazione, intelligenza, competenza, coraggio, personalità. Tutto assieme. Così si può provare a vincere anche se gli altri sono molto più ricchi e - di conseguenza - molto più forti. Il Leicester ce l’ha fatta e il tempo dirà se è stata una stagione irripetibile oppure se è nato un nuovo fenomeno nel calcio europeo. Un fenomeno è di sicuro l’Atletico Madrid, perché anche solo l’idea di tenere testa al Barcellona e al Real, e anzi di batterle entrambe, sembra una follia. E anche qui - come nel Leicester con Ranieri - il merito dell’allenatore è enorme, perché Simeone è un vero mostro nel tirare fuori tutto da ognuno dei suoi calciatori.
     
    Vadano dunque a lezione da Simeone e Ranieri gli allenatori delle presunte anti-Juve di casa nostra. Ma, soprattutto, studino il Leicester e l’Atletico Madrid i dirigenti di Inter, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina. La differenza non la fa il fatturato. Un po’ sì, ma non solo.

    @steagresti
     

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