Atletico Madrid-Barcellona, l'analisi tattica di Benny Carbone: 'Ecco tutte le mosse del capolavoro di Simeone'
Benny Carbone
Benny Carbone in esclusiva per Calciomercato.com fa un’analisi tattica del match Atletico Madrid-Barcellona: "Stasera è andata in scena, nella bolgia del Vicente Calderon, la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League tra Atletico Madrid e Barcellona: si parte dall'1-1 dell'andata al Camp Nou, che concede un leggero vantaggio ai colchoneros, primi nella Liga con un punto in più proprio del Barça. Si tratta della quinta sfida in stagione tra queste due squadre, con quattro pareggi ed un successo (grazie al gol in trasferta), nella coppa di Spagna per i blaugrana. L'approccio alla partita dell'Atletico Madrid è quello chiesto e voluto da un allenatore di grande personalità e carisma come Simeone. In fase di non possesso infatti si vede una squadra estremamente corta (tutta in 15-20 metri) che fa grandissima densità rallentando il tiki-taka del Barcellona grazie al lavoro delle punte Villa e Adrian, di cui una esce sul centrale portatore ed una sulla linea di passaggio del mediano basso (Busquets), e a quello dei centrocampisti che escono sempre con grande aggressività in seconda battuta (appena dopo lo stop) sul portatore di palla. A completare la fase difensiva dei padroni di casa, che indirizza il gioco sull'esterno dove il Barcellona è meno pericoloso, è importante il lavoro degli esterni alti Raul Garcia e Koke che escono in pressing sui terzini Dani Alves e Alba, e quello delle mezz'ali Gabi e Tiago che affrontano alti gli interni di riferimento Xavi e Iniesta. Il pressing continua con i terzini Juanfran e Filipe Luis che escono sugli esterni alti Neymar e Messi, infine è fondamentale l'atteggiamento dei due centrali difensivi Miranda e Godin, molto stretti ed attenti agli inserimenti centrali. A questo atteggiamento attendista che comporta una fase di possesso ovviamente basata su ripartenze e transizioni veloci, si contrappone il solito palleggio sostenuto del Barcellona, che ripropone Fabregas in qualità di falso nueve. Martino in fase difensiva propone una sorta di 4-3-1-2 lasciando Messi come punta centrale, Neymar in una posizione intermedia tra terzino e centrale dell'Atletico Madrid e Fabregas alle loro spalle. A centrocampo i due interni escono sulle mezz'ali avversarie e con Busquets agisce da schermo davanti alla difesa che tiene gli esterni bassi con i quarti di centrocampo ed i due centrali con Villa. l pressing collettivo e l'aggressività della squadra di casa portano al 5' ad un palo di Villa da cui scaturisce immediatamente l'azione da goal di Koke su sponda di testa di Adrian. Da questo momento in poi la partita si ripete identica per tutta la durata del primo tempo e fino alla fine del secondo: il Barcellona si prodiga in un possesso palla sterile, tranne per un paio di occasioni di un Messi decisamente sottotono, mentre l'Atletico, molto corto e compatto, riparte riuscendo a colpire altri due pali. Il primo tempo termina sul punteggio di 1-0, con Barcellona privo d'idee: Messi, Fabregas, Iniesta, Xavi ed i terzini in fase offensiva non lasciano il segno. Il secondo tempo è identico al primo con alcune occasioni da entrambe le parti ma la squadra di Simeone con il passare dei minuti non perde lucidità, rimane corta e tiene costante il pressing portato alto dai giocatori (anche se, con il normale calo fisico, si abbassa di qualche metro). Il Barcellona, dopo aver sostituito Fabregas con Sanchez e Iniesta con Pedro, schiera una formazione più offensiva, un 4-2-4, per provare a penetrare nella difesa dei colchoneros, bravi a non perdere la concentrazione e a tirar fuori il carattere fino al fischio finale. L'Atletico Madrid va meritatamente in semifinale, grazie alla partita perfetta di Simeone. La chiave del match va trovata nella fase molto compatta di non possesso dell'Atletico, con pressing collettivo che ha indirizzato il gioco sull'esterno. Il Barcellona è apparso demotivato e troppo condizionato dall'abilità tattica e motivazionale di Simeone: non ha mostrato il suo solito gioco travolgente, non è mai riuscito a trovare né le sovrapposizioni dei terzini, né i tagli degli esterni". COMMENTA L'ARTICOLO E FAI UNA DOMANDA! BENNY CARBONE RISPONDERA' ALLE PIU' INTERESSANTI!