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Atalantamania: volare nel blu, dipinto di neroblu, e ancora più su...
Volessimo trovare l’ago nel pagliaio, dovremmo far riferimento ai singoli: Kurtic e Brivio non hanno molto convinto ma, pur non essendo stati protagonisti di una superlativa prestazione personale, non hanno fatto danno. E onestamente sarebbe stato difficile farlo contro un Palermo allo sbando che ha concesso ampi spazi d’azioni per tutto il campo, non creando praticamente rilevanti azioni da gol, se non un tiro di Chochev nel primo tempo e una sciabolata, nel finale, di Lazaar sul quale Sportiello si è opposto volando stile Batman.
Il volo. Parola chiave alla quale ho subito pensato al termine del pomeriggio calcistico orobico. Anzitutto perché il primo spicco l’ha fatto quell’insolito Cherubin, più in ombra che in luce da quando veste la casacca nerazzurra, con quella capocciata che ha portato i ragazzi di Reja sul 2-0 al 35'. E’ da sottolineare poi il ritrovamento di un Cigarini che sembrava perso o comunque inutilizzabile, considerato che il suo ruolo centrale appartiene definitivamente a a Marten: nella posizione da mezz’ala ha fatto più che bene, meglio di Kurtic. In merito alla vecchia guardia, questo Denis che torna al gol su azione? Io per prima (e non per peccare di presunzione, ma per ammettere a voi il mio punto di vista) ho sempre ritenuto che Denis non fosse più per l’Atalanta e viceversa. Quella col Palermo credo sia stata la sua miglior partita sino ad oggi; bisognerà monitorare il suo andamento da qui fino al mercato invernale, capire cioè se quella di ieri sia stata una rondine o il ritorno della primavera argentina.
Un’ultima nota di merito va a De Roon. Ma quanto non è in gamba questo olandese? In mezzo al campo, promuove il lavoro sporco, recuperando palloni su palloni, finalizza dapprima per Denis e segna poi con una bomba dal limite. E’ il fulcro di questa squadra. E’ l’olandese volante. E l’Atalanta volteggia assieme a lui, in attesa di capire se questo gruppo può ambire a voli pindarici europei.