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    Atalantamania: un punto di non ritorno, ma Samardzic è il dopo Koopmeiners!

    Atalantamania: un punto di non ritorno, ma Samardzic è il dopo Koopmeiners!

    • Marina Belotti
    Nulla accade mai per caso. Brescianini al 38' si infortuna, prova a stare in campo, ma alla fine deve arrendersi e lasciare spazio a Samardzic. Sarà una svolta per l'Atalanta, che senza quel gol allo scadere rincorso invano per quaranta minuti nonostante la superiorità numerica (23 tiri, solo 4 nello specchio) sarebbe incappata nella terza sconfitta di fila in trasferta. La squadra di mister Gasperini è tornata a fare gioco, un'altra rispetto all'undici anti Como, ma non sa più vincere. E vive riprese shock.

    POCO LUCIDI- La rete dopo cinquantadue secondi dalla fine del break l'ha rigettata nell'incubo lariano. Questa volta però i nerazzurri hanno avuto la forza di reagire, anche se con molta fatica. Il punto dà morale in vista dello Shakhtar, ma deve essere di non ritorno: serve più lucidità al 46' di gioco, tanto in difesa (errore di Djimsiti) quanto in attacco. Gasperini alla fine ha mandato in campo cinque/sei attaccanti per riuscire a trovare almeno il gol del pareggio. Buono l'impatto con la gara di Zaniolo, Cuadrado si è avvicinato ancora alla rete, ma non basta. La panchina quest'anno è lunga e di qualità e non può non incidere e cambiare le gare nel secondo tempo.

    COLPO SAMARDZIC- Alla fine l'uomo che ha salvato l'Atalanta è stato Samardzic. Quello che ci ha creduto di più, quello che non ha dato la colpa alla sfortuna sul palo preso pochi secondi prima, ma si è rimboccato le maniche per dare vita a un sinistro a giro dal limite davvero spettacolare. Anche sulla punizione si sono viste le sue qualità: lui è l'uomo giusto per sostituire Koopmeiners senza farlo rimpiangere, ha le perfette caratteristiche ed è solo all'inizio del rodaggio. Altro che rinforzo, presto può rubare a qualcuno la maglia da titolare, anche in Champions League.

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