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    Atalantamania: troppi alti e bassi per la Champions, ma il Milan fa meno paura!

    Atalantamania: troppi alti e bassi per la Champions, ma il Milan fa meno paura!

    • Marina Belotti
    Perfino il Salento appare veloce davanti a un'Atalanta ballerina che continua a dondolare sull'altalena, tra alti e bassi poco inclini a una marcia Champions. Le 1600 bandiere giallorosse che sventolano a fine partite non sono quelle di Bergamo: è il Lecce a vincere e convincere all'ombra delle Orobie. Un'Atalanta spenta e pasticciona perde il match di ritorno contro un Lecce brillante, cinico e solare, che fa il doppio scherzo di Carnevale: finisce 2-1, esattamente come all'andata. Dopo la bella vittoria sulla Lazio, la squadra bergamasca non riesce a ripetere la prestazione messa in campo all'Olimpico.

    MUSSO, LA PORTA È LÌ- La continuità manca un po' a tutte le squadre d'alta classifica in questo 2023, ma quello che è mancato maggiormente agli 11 di Gasperini, sono proprio gli 11 di Gasperini. Senza Scalvini in difesa, de Roon a centrocampo, Hateboer sulla fascia destra e i migliori Pasalic e Zapata in attacco, è un'altra squadra, meno cinica, aggressiva, affamata nonostante l'ora di pranzo. L'approccio è così sbagliato che la difesa prende gol dopo soli 240 secondi e Musso, che veniva da prestazioni col punto esclamativo, torna ad avere un punto di domanda che sarà difficile da sbrogliare il prossimo giugno. Davanti a Falcone poi (rinvio a parte), che vola a destra, a sinistra, con tacchetti e guantoni, la differenza appare ancora più evidente. Colpevole su entrambi i gol, è evidente che sarà difficile rientrare di quei 20 milioni pagati all'Udinese ormai due anni fa. 

    SOTTO COL DIAVOLO- Paradossalmente però, la gara contro il Milan fa meno paura di quella con il Lecce, così come quella col Sassuolo ha fatto più paura della Lazio all'Olimpico. Con le grandi squadre, che la fanno giocare come vuole, l'Atalanta ha sempre una marcia in più, sul lato fisico e psicologico. Più corsa, più pressing, più intensità, meno possesso palla, più concretezza in area. Certo, mancherà Demiral, ma se era quello di ieri pomeriggio va bene così. Torneranno Scalvini e de Roon, e della loro muraglia frangiflutti sì che si è sentita la mancanza tra difesa e centrocampo. L'operazione sorpasso riesce particolarmente bene all'Atalanta, chiedere alla Lazio: quota 44 è dietro l'angolo.
     

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