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    Atalantamania: trasferte da scudetto…e c’è aria di plusvalenza!

    Atalantamania: trasferte da scudetto…e c’è aria di plusvalenza!

    • Marina Belotti
    Tredici punti in cinque gare fuori casa, quattro vittorie e un pareggio, come Napoli e Milan. L’Atalanta viaggia a ritmo scudetto, ed è pure in infermeria. Sei titolari out, e ora ha perso anche Palomino, ma nemmeno questo può fermare la Dea, padrona nei campi degli altri. Se dovesse ripetersi al Gewiss Stadium, finora solo cinque punti in cinque gare, ci sarà da divertirsi. Tanti i punti buttati via sulla carta tra Udinese, Bologna e Fiorentina, i 18 della classifica urlano vendetta. Ma Percassi non può certo dirsi rammaricato, l’ultimo gioiello lucidato a Zingonia è già un assegno che cammina, duella, vince i contrasti e soffia le sfere al momento giusto. Giorgio Scalvini, chi offre di più?
     
    CHE RISCATTO- Dopo una doppia rimonta subìta, la Dea raddoppia subito. L’orgoglio post United e Udinese fa scattare la miccia, nel giro di 4’ la squadra rialza la testa, per reagire, e per vedere la testa di Zapata lì dove Audero non può arrivare. Al di là dei punti persi, degli schiaffi presi, dei titolari caduti uno dopo l’altro, la Dea ha dimostrato di essere al livello delle grandi. Lontana q.b. dalle altre- Sassuolo, Verona, Bologna, Empoli- che vogliono farcela, perché l’Atalanta ce l’ha già fatta, ancora a 1 punto dalla Champions. Ma il tutto e per tutto se lo gioca tra Halloween e il ponte di Ognissanti. Vincere con la Lazio e dare una lezione allo United svolterebbe la stagione. Non più solo in trasferta.
     
    18 PUNTI, MA NON 18 ANNI- Che talento Giorgio Scalvini, 17 anni e non sentirli. Fino all’11 dicembre un veterano nel corpo di un minorenne. Come poteva prevedere il Gasp, in tempi non sospetti parlando di lui gli brillavano gli occhi, che il gioiello della Primavera avrebbe avuto così presto la sua occasione? Non c’è stato tempo per strette di mano, lanciato nella mischia il prodotto del vivaio casalingo ha dato le risposte sperate mangiando cm al tridente doriano. Altro che 500mila euro, il suo valore schizzerà alle stelle, del resto col suo fisico è un predestinato: il ‘nuovo Bastoni’ è arrivato. 
     
    CHE RIMPIANTO IL MILAN- Intanto l’Atalanta si coccola Ilicic, lo sloveno dalle mille vite che tre mesi fa doveva passare al Diavolo e invece ha scelto una Dea che si stropiccia gli occhi e ringrazia. Basta una delle sue magie per invertire la rotta, riaprire una gara, aspettare il triplice fischio senza il batticuore. Anche quest’anno, alla soglia dei 34, Ilicic è l’uomo in più dell’Atalanta, il jolly che, se è in giornata, macina punti. Che rimpianto per il Milan, e dire che gli sarebbero bastati solo 4 milioni in più per avere magie d’istinto e fantasia così preziose per la lotta scudetto. Ma applausi ancora una volta ai Percassi, che non hanno ceduto a sconti e ora se lo tengono stretto. 
     

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