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Atalantamania: tra Musso e Carnesecchi, Gollini gode! Il problema portieri
MUSSO- Il portiere argentino di sicuro tornerà tra i pali contro lo Sporting, nella notte di Europa League dell'ultimo giorno di novembre. Errore nell'uscita a valanga su Darmian a parte, che ha regalato rigore e vittoria all'Inter, in questa stagione Musso era partito bene. Scontati due mesi in panchina per discontinuità nella scorsa primavera, dopo un'estate di testa bassa e tanto lavoro aveva convinto mister Gasperini a dargli un'altra possibilità. E il 29enne l'aveva ripagato con sette clean-sheet in dodici partite e dieci gol presi nelle altre cinque gare. Le convocazioni in Argentina (dove più che altro vede le gare dalla tribuna), con jet-lag e solo un paio di allenamenti a Zingonia, hanno però contribuito a declassarlo in panca. Insieme alla speranza per quel figlio di Zingonia che Lotito voleva a ogni costo. Fino a ieri.
CARNESECCHI- Sei reti prese in cinque gare, due clean-sheet, stesso errore di Musso a Udine, in uscita su Ferreira, e poi il patatrac di ieri, ben peggiore. Un rinvio elementare che si trasforma in regalo inaspettato per la coppia Osimhen-Elmas. Un pareggio, con vittoria sfiorata, buttato via. Un'ingenuità che peserà nella sana concorrenza con Musso, che forse così sana non è. Da anni, da sette anni, l'Atalanta non ha un portiere titolare, stabile e sicuro, e forse questa mancanza di fiducia la paga non solo l'estremo difensore, ma tutta la difesa. In estate il Gasp aveva chiesto che partisse uno dei due portieri, invece sono rimasti entrambi. E ora è una lotta. A chi fa meno errori dell'altro senza la certezza di un posto fisso.