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    Atalantamania: meglio Real e Barça di un Celtic anti-Champions, ma Zaniolo...

    Atalantamania: meglio Real e Barça di un Celtic anti-Champions, ma Zaniolo...

    • Marina Belotti
    Il Celtic ha bloccato la squadra meno italiana di tutte, giocando all'italiana. Che l'Atalanta vada in difficoltà contro squadre che si chiudono, è un dato di fatto risaputo e arcinoto, ma ci si aspetta un pullman dentro l'area da chi lotta per la salvezza, non da chi è campione in carica in Scozia. E invece il Celtic, che a detta del suo tecnico alla vigilia non si sarebbe snaturato ma avrebbe attaccato, si chiude come non mai. Una partita che doveva essere bella e aperta, è stata invece a senso unico. La Champions è un'altra cosa, una competizione prestigiosa da rispettare e andrebbe giocata, non solo in senso letterale, al di là del risultato. Poi l'Atalanta non è riuscita a concretizzare nessuno dei 22 tiri, ma questo è un altro discorso.

    RETEGUI A SECCO- Quando ti serve un piano B, perché la gara diventa fastidiosa e undici pedine biancoverdi, con il portiere migliore in campo su tutti, impediscono qualsiasi gol, è bene averlo a portata. Il piano di riserva dell'Atalanta, quello che funziona praticamente sempre, si chiama "cross per Retegui". L'azzurro veniva da 6 gol segnati in 4 partite di fila ed era pronto a spezzare il digiuno europeo dopo il rigore sbagliato in Champions in casa contro l'Arsenal, altro 0-0 strettissimo. Ieri però, con Pasalic finto trequartista ma più che altro falso nove, a tratti più attaccante di Retegui, era dura far pervenire i cross all'oriundo, che pure ci ha provato. Senza gol in 45 minuti dominati quindi, per sbloccarla sarebbe dovuta venire in soccorso la panchina lunga, i rinforzi freschi acquistati apposta sul mercato.

    OCCASIONE ZANIOLO- "Per me devono migliorare ancora di condizione Zaniolo e Samardžić, che io non vedo proprio come attaccante", ha ribadito ieri sera mister Gasperini nel dopo gara. I cambi questa volta non hanno inciso, oltre allo spirito battagliero sembra sia mancata anche la giusta condizione, quella freschezza essenziale per svoltare le partite. Ci si aspetta di più dall'azzurro, che in questo tour de force avrà diverse occasioni per entrare e spaccare il match. Solo da qui passerà una maglia da titolare e il riscatto a giugno 2025.

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