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    Atalantamania: il cigno nero (azzurro)

    Atalantamania: il cigno nero (azzurro)

    Come disse Rafael Sabatini nel suo romanzo 'Il cigno nero', 'è inutile discutere quando i fatti parlano'. Parole migliori, non avremmo potuto trovare . E, in attesa del rush finale di questo travagliato campionato, possiamo fare un'analisi generale degli accaduti derivanti da queste prime sei partite firmate Edy Reja, in rapporto alle medesime affrontate nel girone di andata con in panchina il tecnico di Anzio.

    Parma, Udinese, Napoli, Torino, Sassuolo, Roma rappresentano, pertanto, il campione preso in considerazione. Il primo dato ad apparire evidente è il seguente: cinque gol incassati, sia con l'allenatore romano sia col goriziano. Un risultato che da una parte, a suo tempo, poteva dipendere da uno schieramento troppo propenso a difendere più che ad attaccare poiché, alla fine si sa, a furia di sguazzare nel proprio rettangolo di gioco, prima o poi la beffa arriva; dall'altra, mirando l'Atalanta dei giorni nostri, diretti da Reja, la cinquina insaccata potrebbe essere dovuta alla difesa a 3 con terzini alti a comporre gli esterni del centrocampo a 5; se poi i terzini in questione faticano nell'affondo e nel ritorno, chiaro che ciò aiuta le ripartenze infallibili avversarie.

    La nota positiva invece a favore di Reja è che cinque sono state le reti messe a segno dai due principali attaccanti del gruppo: Pinilla e Denis, quest'ultimo in ripresa nelle ultime apparizioni. Reti, inoltre, pesanti come macigni perché hanno permesso di agguantare le vittorie con Sassuolo e Torino e strappare i pareggi a Napoli e Roma. Rovescio di medaglia, sempre in relazione alla nostra sestina di partite, con Colantuono le segnature furono soltanto due, redatte rispettivamente dal Tanque e da Maxi Moralez con Napoli e Roma, conquistando, nel complesso, un solo punto con i partenopei.

    Se volessimo, in aggiunta, fare le veci di psicologi calcistici, l'avvio dell' ex mister bianco celeste, non è stato dei migliori: è giunto a Bergamo durante la sosta per la nazionale, con la quasi certezza tra le mani che con il Parma non si sarebbe giocato. E invece si giocò. Ha preso le redini di una scialuppa ormai allo sbando, priva di un'identità e, nonostante la situazione delicata stile mare in burrasca, ha conquistato sino a questo momento 7 punti. Un bilancio, pertanto positivo.

    Storia de 'Il cigno nero(azzurro)', la cui fine è ancora tutta da scrivere.

     

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