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    Atalantamania: il ballo delle punte

    Atalantamania: il ballo delle punte

    E adesso c'è un palcoscenico da dividere con il protagonista. Riecco il Tanque, riecco i suoi cingoli sferragliare sul manto verde, ecco un Livaja che vuole riprendere un discorso interrotto al 93' da due settimane di pausa. No, il talentino croato non sarà il protagonista dell'attacco al Sassuolo, ma un valido comprimario. Vestita con un suadente 4-3-1-2, la Dea si prepara a sfidare quella che non può più essere definita squadra-materasso. 

    È invece da prendere con le molle, quel Sassuolo che sembra aver trovato la rotta nell'inesplorato mare della massima serie, prima burrascoso e ora più navigabile. Il filo rosso, per l'Atalanta, affonda le radici nel gomitolo srotolato contro il Bologna, in quei tre punti acciuffati sul gong grazie a Marko Livaja. Ballerà sulle punte, la Dea: Livaja e Denis, più Moralez alle loro spalle. Fuori dai giochi, l'acciaccato De Luca; in panchina, giocoforza, un Marilungo che invece scalpita. 

    Gli spifferi del mercato, intanto, si sono già fatti insidiosi in linea con la stagione: e qualcuno, là davanti, rischia di essere di troppo. Certo, gli intoccabili tautologicamente non si toccano, i titolari non partiranno. Ma uno tra l'ex Varese e l'ex doriano – sono i sussurri di radiomercato, che con la pausa delle nazionali diventa sempre valvola di sfogo per le astinenze pallonare – potrebbe fare le valigie per trovare quella continuità che a Bergamo non trova.

    Ma il caso più interessante, probabilmente, è fuori Bergamo. Tre numeri: 22, 23 e 21. Ventidue, come i gol della consacrazione. Ventitré, come i timbri per validare la rinascita. Ventuno, come i (pochi) minuti disputati in questa stagione. Matteo Ardemagni non ha fatto tombola, al Chievo pare tornata quella cappa di sfortuna che lo ha attanagliato dall'addio a Foscarini sino alla parentesi canarina. L'estate da protagonista dei primi vagiti delle trattative è proseguita poi tra incertezze e si è conclusa col passaggio ai clivensi, e la Serie A sembra ancora stregata. Il ballo delle punte pare un valzer di mercato: è pronto un nuovo passo?

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