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    Atalantamania: Gasperini zittisce la Roma, De Ketelaere uomo mercato, che divario con la Juve!

    Atalantamania: Gasperini zittisce la Roma, De Ketelaere uomo mercato, che divario con la Juve!

    • Marina Belotti
    Nel pieno del triplete. I nerazzurri stanno vivendo una settimana storica e sono nel pieno delle loro possibilità. Tutto può succedere, e i nerazzurri si ritrovano sospesi in questo limbo di attesa, suspense, a due passi da due Coppe e da un ritorno in Champions. La partita con la Roma, al di là del risultato strettissimo per quanto visto in campo, certifica un fatto: tra le italiane, è l'Atalanta a giocare 'da Europa', è l'Atalanta a meritarsi la finale a Dublino. Due uomini, su tutti, l'hanno trascinata fin qui.

    MERCATO D'ORO- Fa specie pensare che un anno fa De Ketelaere non arrivava a firmare nemmeno un gol in stagione e neanche dodici mesi dopo ne segna due in centoventi secondi. Un cambiamento radicale, eppure sono gli stessi piedi. Il destro prima, il sinistro poi. Ma ora 'Carletto', come lo chiamano a Bergamo, si sente libero, libero da pressioni, libero di spaziare dalla destra alla sinistra dell'area senza dimenticarsi di salutare il portiere, libero da ruoli prefissati, libero da preconcetti, libero da "l'obiettivo e il gol a ogni costo", che poi è la stessa cosa. De Ketelaere è stato l'acquisto del mercato più importante dell'estate atalantina, quello che sta rendendo i frutti con continuità e che testimonia la crescita che ogni giovane può fare a Bergamo in pochi mesi. Tra le mani di Gasperini.

    DIVARIO- Un triplete da inseguire frutto del mercato, ma anche della preparazione fisica di mister Gasperini. Da fine febbraio, ha ricordato a De Rossi, l'Atalanta gioca ogni tre giorni eppure non risente di questi sforzi. Né sul piano fisico, né emotivo. La Juve che sfiderà dopodomani in Coppa, per dire, non riesce nemmeno a qualificarsi da sola per la Champions contro una retrocessa. Vedendo le due partite di ieri, il divario tecnico, tattico e mentale è infinito. Certo, le finali  sono gare a sé: in 4' la Juve è capace di accendere la luce con i suoi attaccanti, gli stessi 4' in cui l'Atalanta è in grado di prendere due gol dal Verona. Mercoledì però vuole riscrivere una storia ferma al 1963.
     

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