Atalantamania: dieci e lode, Schelotto alla Caniggia
Stropicci gli occhi, perché stenti a crederci. Eppure è così: l'Atalanta è la capolista. Virtuale, ovviamente, dato che il fardello della penalizzazione è ancora nitido, benché la Dea lo abbia azzerato già dalla sfida di Lecce. Ma i punti raggranellati fin qui parlano chiaro: dieci. Dieci e lode, ovvero il voto che si merita questa Atalanta bella e vincente. Se per salvarsi, come si sussurrava a Bergamo in estate, occorreranno una cinquantina di punti, dopo quattro gare la Dea è già a un quinto dell'opera. Not bad. Il filo conduttore di questo avvio di stagione è l'Argentina. Da Moralez a Schelotto, passando per Denis: quattro partite e sei gol che vengono dalla patria di Maradona.
L'uomo copertina della sfida contro il Novara è senza dubbio il Levriero. Veloce come il miglior Caniggia, funambolo del pallone col piede sempre schiacciato sull'acceleratore. Un gol, un palo e il contachilometri impazzito. Gli aggettivi e i complimenti si potrebbero srotolare per ore, infiniti come i celebri rotoloni della pubblicità. La nota dolcissima, al miele, è il ritorno al gol di Luca Cigarini: il premio meritatissimo per un giocatore che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri. Come l'Araba fenice, il regista forgiato a Parma ha saputo ripartire dopo le amarezze delle ultime annate, risorgendo proprio in quella Bergamo che lo aveva consacrato sul panorama pallonaro nazionale. Belle e persino fortunata. La Dea bendata, si sa, aiuta gli audaci: e la Dea nerazzurra si è meritata lo zampino favorevole del fato. Il gol annullato a Granoche proprio allo scadere era regolare, e per il Novara sarebbe valso il pari.
Un pareggio che, per quanto visto nei novanta minuti del 'Comunale', sarebbe andato strettissimo a un'Atalanta padrona del gioco per settanta minuti abbondanti. Risultato legittimo, benché lo spietato e segreto meccanismo che regola i movimenti del pallone spesso si riveli bizzarro, punendo chi merita e premiando chi demerita. Episodi. Che nel corso di una stagione, è risaputo, sorridono e feriscono: ieri è andata bene all'Atalanta, domani chissà... Ora la prova del fuoco. Lo si diceva anche per la sfida contro il Novara, ma il vero crocevia sarà sabato. Si va a Roma, nella tana di una Lupa che ha finalmente assaggiato il sapore della vittoria. Con una consapevolezza: questa Atalanta farà strada.