Denis l'implacabile, l'insaziabile, l'imprendibile. Servirebbe Omero, per cantare le gesta del Tanque e di un'Atalanta dalle sfumature epiche. Un quadro in cui le poche e piccole macchie - si vedano le sconfitte di Roma e Bologna - sono state subito cancellate da pennellate d'autore. Contro il Cagliari è arrivato l'ennesimo colpo da tre punti: e chi la ferma più, questa Atalanta? Serviva ripartire: la Dea ha saputo farlo alla svelta. Scarto minimo ma vittoria meritata. L'Atalanta ci ha provato in tutti i modi, trascinata dal solito Denis e dalla forza di un collettivo che, gara dopo gara, si dimostra sempre più solido e unito.

La sfida con gli isolani ha visto anche l'ennesima prova monstre di Masiello, altro acquisto azzeccatissimo della campagna estiva. Non si guadagnerà copertine grazie ai gol, ma il terzino ex Bari è un soldatino imprescindibile per lo stratega di Anzio. Il suo missile di destro, scoccato in apertura di ripresa, sta ancora facendo tremare i legni della porta difesa da Agazzi. Uomini-copertina e lavoratori instancabili: l'Atalanta è un mix perfetto. Si va a riposo col sorriso. La pausa consentirà al gruppo nerazzurro - privato solo dei sudamericani Denis e Carmona - di tirare il fiato.

Alla ripresa delle ostilità ci sarà uno scontro diretto da non sottovalutare. Il Siena ospiterà l'Atalanta nel remake della corsa-promozione dello scorso campionato cadetto. Due squadre belle e frizzanti. Il biglietto da visita della Robur è in panchina: Beppe Sannino, lo Special One di Ottaviano, si sta giustamente prendendo i meriti che gli spettano. La batosta rimediata ieri contro l'Udinese darà ancora più vigore alla formazione toscana: servirà tenere alta la guardia. Ma ora il meritato riposo, con la classifica luminosa, il sorriso sulle labbra e il solito cruccio nella testa: non ci fossero quei maledetti punti di penalizzazione ad azzoppare i sogni degli atalantini...