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    Atalantamania, con Maehle e Caldara stop al mercato: ecco i 18 di mister Gasp

    Atalantamania, con Maehle e Caldara stop al mercato: ecco i 18 di mister Gasp

    • Marina Belotti
    Una vittoria di misura, mi diceva il tecnico Gian Piero Gasperini alla vigilia di Parma, la Dea deve saper vincere anche con il minimo scarto. Ma diventa difficile quando hai due colombiani che volano, freschi freschi perché si alternano tra i 45’, e almeno un gol a testa per tempo te lo infilano. Siamo già sul 2-0 senza neanche accorgerci, e vuoi che il fantasista sloveno o l’ala della nazionale tedesca non carichi il pallottoliere? 3-0, mentre una difesa sempre più solida e rocciosa fa clean-sheet. Questa volta Romero non c’è, ma Toloi, Palomino e Djimsiti sanno il fatto loro. E a esserci, questa volta, ci sono Caldara e Maehle.
     
    SI SCALDARA IN FRETTA- Non diciamolo troppo ad alta voce, ma sembra che il calvario di Caldara sia confinato al 2020. Finalmente sta bene, non avverte dolori e dopo l’operazione al ginocchio pare rinato. La voglia di tornare protagonista nella sua città è troppa, vuole riavvolgere il nastro di quel 2017 che ha dato il la al sogno, e gli sono bastati pochi allenamenti per mangiare l’erba come una volta. Sono solo 10’, eppure così indicativi: fa fuori in un sol boccone Cyprien e l’ex Cornelius, vola in spaccata per calare il poker. Che gli rimane in mano, ma non era un bluff: il numero 13 ha fatto pace con la sfortuna ed è pronto a riprendersi la maglia.
     
    MAEHLE MATURO- In pratica la ‘a’ non si pronuncia, per cui suona proprio così: ‘Mele è maturo’, e la tentazione di coglierlo è tanta. Preso ancor prima dell’inizio del mercato dopo mesi di supervisione in terra belga, il terzino danese che ha scelto il numero perfetto partiva con i migliori presupposti. Ieri confermati grazie alle buone giocate sulla fascia, alla cattiveria giusta contro Cornelius senza il batticuore dell’esordio, a quel gol sfiorato sul primo palo. Può giocare come difensore, esterno destro, ala sinistra: e già con questa duttilità, si è guadagnato un posto nei 18. Ora spetta a lui rientrare tra i Top 11.
     
    I 18 DEL MISTER- Insomma, la sua amata rosa dal gambo corto è più che recisa, già posta nel vaso più bello. Non servono altri petali in entrata, caso mai addii nell’organico per foglie secche senza posto in organico. Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Ilicic, Zapata: i titolarissimi. E poi Caldara, Palomino, Maehle, Muriel, Ruggeri, Pasalic e Malinovskyi/Miranchuk: i ricambi di lusso. Chi non rientra nella black-blue list, può partire. O meglio, a Zingonia può anche rimanere ad allenarsi, sapendo però di non rientrare nei piani del tecnico, sapendo quindi di non giocare. E quindi Depaoli, Piccini, Mojica, Gomez e Lammers possono a ragione dire ‘Gian Piero io esco’. Resta e arriva solo chi è duttile all’EuroDea di Gasperini, che da quattro anni a questa parte fa delle conferme e dei ritorni i suoi migliori acquisti: in estate fu la volta di Papu e Ilicic, oggi a venir scongelati sono Caldara e Maehle. Il mercato può ritenersi chiuso.

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