Atalanta, Vlahovic meglio di Berardi e Raspadori: i nuovi talenti in rampa di lancio
DA SCALVINI A BERNASCONI - “L’obiettivo è stato fin dall’inizio la valorizzazione dei giovani”, ha spiegato nel bilancio a un anno e mezzo dall’inizio del progetto Gatti, “Lavoriamo per migliorare i calciatori, i risultati sono in secondo piano”. E per il tecnico Modesto non c’è dubbio su chi siano i prossimi profili che arriveranno all’attenzione del Gasp, “Bernasconi Lo abbiamo riscattato perché crediamo molto in lui, Cassa ha le potenzialità di un giocatore importante”. Intanto però, dopo l’esplosione degli ultimi ragazzi del vivaio in prima squadra, Scalvini (101 presenze nell’Atalanta) e Ruggeri (92), sono due le pedine aggregate ai big: l’esterno destro Palestra e la punta Vlahovic.
IL VERO VLAHOVIC - Titolare nella gara di Coppa Italia con il Cesena, Palestra è ormai stabilmente nella rosa. In Coppa potrà ancora brillare con duelli, corsa e cross, ma il 2025 potrà essere l’anno della definitiva consacrazione. Chi però ha già tutte le carte in regola per bruciare le tappe, soprattutto per il ruolo d’attaccante che riveste, il più importante e il preferito dal Gasp in considerazione al suo gioco, è proprio Vanja Vlahovic. “Un attaccante che sa fare gol, ma con grandi margini di miglioramento”, ha detto il suo allenatore Modesto. Simile a Retegui e Scamacca per la duttilità delle manovre sotto porta, dove segna di destro, di sinistro, di testa, al volo o in tap-in, sempre al posto giusto al momento giusto: costruisce l’azione, non la finalizza soltanto, ed è a quota 14 gol e 4 assist in 16 presenze, con un’azione da gol realizzata in media ogni ora e un quarto di gioco.
UN COLPO DI MERCATO - Centravanti puro, il giovane Vlahovic potrebbe sostituire altri colpi di mercato per l’area piccola nerazzurra di cui si parla in vista di gennaio. Come Berardi, Raspadori e lo stesso Maldini, comunque monitorato dall’ad Luca Percassi. I migliori rinforzi in attacco potrebbero essere già in casa orobica, e a costo zero: Scamacca e Vlahovic. Del resto, proprio l’operazione che ha portato all’arrivo del 2004 serbo alla corte di Zingonia è stata un affare: in prestito nel febbraio 2023 poi riscattato a giugno dello stesso anno per soli cinquecentomila euro. Oggi vale già più di 6 milioni.