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  • Atalanta, Percassi: "A gennaio un colpo in attacco. Koopmeiners ha sbagliato tutto. Lookman resta, ma non controvoglia"

    Atalanta, Percassi: "A gennaio un colpo in attacco. Koopmeiners ha sbagliato tutto. Lookman resta, ma non controvoglia"

    • Emanuele Tramacere
    I patron dell'Atalanta, Antonio e Luca Percassi si sono concessi a una lunga intervista doppoa al Corriere della Sera in cui ha ripercorso il momento che sta attraversando il club bergamasco, la crescita europea che ha ottenuto e soprattutto molte delle mosse di mercato passate, presenti e future.

    PRIMO ASSEGNO DA CALCIATORE - L'aneddoto sugli inizi di Antonio Percassi: "Era un assegno di 700 mila lire. A me sembrava una cifra pazzesca. Presi il pullman per tornare da Bergamo a Clusone, in Val Seriana, dove sono nato. Ero terrorizzato dalla paura di perderlo. Arrivato a casa mia mamma mi gelò: “Cós’ét facc? L’ét robàt?” (cosa hai fatto? L’hai rubato?). Mi fece piangere. Era spaventata. Non parliamo dei miei fratelli, tipici muratori bergamaschi, sani e forti. Come, arriva qui il ragazzino, l’ultimo della famiglia, con tutti questi soldi? C’è qualcosa che non va…".

    STILE ATALANTA - "Nel settore giovanile c’erano persone che prima di tutto mi hanno educato, avviato alla vita. È lo stesso metodo che usiamo oggi con i ragazzi. Le famiglie che vengono da noi lo sanno e si fidano. Esiste uno stile Atalanta? Sì. E oggi Luca ne è il principale artefice"

    DE KETELAERE - Luca Percassi spiega come si scelgono e crescono i calciatori: "I principi sono quelli di Zingonia: rispetto e dedizione al lavoro. Vale prima di tutto per i ragazzi, anche se le dinamiche sono sempre più complesse: sono assediati dai procuratori fin da piccoli. Faccio un esempio in positivo: Charles De Ketelaere. Ha avuto un impatto perfetto già dal primo giorno. È arrivato all’alba e fino alle 5 del pomeriggio ha avuto intorno una miriade di agenti e consulenti: ne abbiamo contati 13, una cosa mai vista. Lui stava zitto e ascoltava. Finché gli abbiamo detto: “Charles ti fidi di noi?”. “Sì”. “Allora firma se no non arriviamo mai in fondo”. E lui ha firmato. Ecco, noi abbiamo bisogno di ragazzi così".

    KOOPMEINERS - Antonio e Luca Percassi spiegano l'addio di Koopmeiners: "Koop ha sbagliato proprio atteggiamento. Pensare che a inizio stagione avevamo l’ambizione di confermare tutti i top. E lui ha scansato perfino la finale di Supercoppa Uefa con il Real Madrid. Non c’era bisogno che arrivasse a tanto. Quando abbiamo incontrato la Juve è venuta a dirci che era dispiaciuto. Sì, però gliel’abbiamo detto chiaro: hai sbagliato! È anche un fatto di gratitudine".

    GASPERINI - "Gli anni parlano per lui, ha battuto tutti i record. L'esonero il primo anno? Non era una situazione facile. Perse le prime 4 partite su 5. Aveva contro tutta la città e i tifosi. A un certo punto decisi di parlare alla squadra: “Non azzardatevi a pensare che mandiamo via lui. Lui è qui e continuerà a starci. Vedete di darci retta, altrimenti mandiamo via voi”. Guarda caso vinciamo la partita con il Crotone... E da lì inizia la risalita. Anche il suo ingaggio fu un po’ particolare. Ci chiama Preziosi e insiste per vederci a cena. Lo portiamo da Vittorio e per tutta la sera non capiamo dove vuole andare a parare. Prima di congedarsi ci dice: ho un allenatore della Madonna da proporvi! Era Gasperini, ancora sotto contratto con il Genoa. Il dubbio ci venne: questo vuole tirarci un pacco. E Pozzo, a cose fatte, ci prendeva in giro: bell’amico Preziosi. Invece lo abbiamo dovuto ringraziare. La Roma ha avuto ambizioni importanti, il Napolimi è sembrata più un’operazione mediatica".

    MERCATO A GENNAIO - "Se faremo un colpo lo faremo in attacco, come chiede Gasperini. Ma deve valerne la pena"

    LOOKMAN - "Faremo di tutto per trattenerlo. Ma non deve restare controvoglia. In fondo abbiamo sostituito Zapata, Muriel, Gomez...».

    SCUDETTO - "Io penso che porti pure un po’ sfortuna. Al massimo si può dire: speriamo che…".

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    Commenti

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    Mas1058
    Mas1058

    Ma la rubentus non aveva GHEDDAFI come azionista ? Ma che bella squadra

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