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    La Juventus rischia per Koopmeiners: ci prova il Liverpool

    La Juventus rischia per Koopmeiners: ci prova il Liverpool

    • Marina Belotti
    Tutto fermo sul fronte Koopmeiners. Nonostante le sue scottanti dichiarazioni, e la volontà di cambiare aria, risalgano ormai a oltre quattro mesi fa e il pressing della Juve sia stato forte fin dal primo giorno dopo la fine del campionato, l’affare non si muove.
     
    L’altro giorno l’olandese, a richiesta diretta di un tifoso di non andare alla Juve, ha tirato dritto dentro il centro sportivo nerazzurro, per nulla contento dell’esortazione. Tutti i giocatori hanno poi imboccato il vialetto di ingresso a Zingonia con pochette e zaini, lui con un trolley, ma due indizi non fanno ancora una prova. Mister Gasperini vuole avere un’idea di rosa il prima possibile, per capire su quali elementi costruire la sua nuova Atalanta in vista della Supercoppa europea che è tra meno di un mese. E con o senza Koopmeiners, un tuttocampista da spostare all’occasione, cambia tanto, cambia tutto.
     
    I patti però sono chiarissimi, e l’olandese già dalla scorsa primavera ha dimostrato di conoscerli: partirà solo e soltanto se arriverà una richiesta adeguata, ovvero, 60 milioni. Ne ha rifiutati 47 al Napoli un anno fa l’Atalanta, quando il tuttocampista non aveva goduto della vetrina europea né della Coppa, è evidente che dopo un’annata da 15 reti e 7 assist in 51 gare non basteranno certo 3 milioni in più. Si può ragionare semmai sui 55, arrivando a 60 con i bonus, ma senza contropartite. L’Atalanta vuole guadagnare il più possibile da quella plusvalenza che potrebbe rimanere unica: al di là dei tesoretti Okoli (15 milioni), Cambiaghi (10), Miranchuk (11) e i vari Bakker, Adopo e Zortea, Koopmeiners rimarrà il solo big sacrificabile e i Percassi vogliono solo liquidità da reinvestire. Niente Huijsen e niente Rugani nell’affare, semmai i due profili verranno trattati in un secondo momento, come operazioni slegate.
     
    Anche perché l’Atalanta, oltre ad avere tutto l’interesse per incassare, sa anche che può farlo rispondendo semplicemente al telefono. Lo scorso anno lo United ha pagato 85 milioni per un ragazzo del 2003 che aveva segnato meno di Koopmeiners in Serie A. Il caso Højlund insegna. Il mercato della Premier può dare ciò che la Juve non ha: grandi risorse economiche immediate. Koopmeiners sa innamorarsi della pioggia inglese e il Liverpool si è già mosso per un sondaggio.
     
    Ovvio che gli ottimi rapporti tra Atalanta e Juve, e la predilezione dell’olandese per la Serie A, fanno andare cauti i Percassi, che prendono tempo con i Reds e accelerano per Brescianini e O’Riley. Anche i bianconeri ora si fanno avanti per l'inglese (ma che ha scelto la nazionale danese), un tentativo mal riuscito di mettere fretta alla dirigenza nerazzurra per Koopmeiners. La sensazione è che l’affare si possa dilungare e definire solo verso fine agosto, quando i bianconeri avranno accumulato i 60 milioni dalle cessioni o quando, forse più probabilmente, arriverà lo United di turno a mettere sul piatto la maxiofferta irrinunciabile.

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