Atalanta, Kessie: 'In campo non ho mai paura, il calcio è un gioco. Della guerra bisogna avere paura'
E lo hai ripagato con un rendimento fantastico e già sei gol segnati. Dove vuoi arrivare?
“In estate mi ero fissato un obiettivo preciso: l'anno scorso avevo fatto quattro gol, per cui avevo detto che avrei voluto farne otto quest'anno. Me ne mancano ancora due. In più vorrei fare ancora qualche assist: ora sono a due, vorrei arrivare a sei per raddoppiare quelli dell'anno scorso. Ma soprattutto vorrei dare un contributo importante per portare il più in alto possibile l'Atalanta, magari anche in Europa”.
Domenica andate a Palermo. Dalla sconfitta dell'andata è cambiato tutto.
“Quella partita aveva segnato il momento più difficile della nostra stagione e il ricordo di quella sconfitta ci sarà utile domenica. Queste sono le partite che considero più difficili, più di quando affronti le grandi. Perciò dovremo fare una grande gara e affrontarla nel modo giusto”.
In partita anche nei momenti delicati, non hai paura a prenderti responsabilità: da dove arriva questa personalità?
“Perché per me il calcio è prima di tutto un gioco. Io mi diverto ancora a giocare. Sono altre le cose di cui aver paura. Della guerra bisogna aver paura, non di una partita di pallone. E quando gioco ripenso ai tanti sacrifici che ha dovuto fare la mia famiglia per permettermi di realizzare il mio sogno. E anche quelli che ho fatto io, come arrivare in Italia a 18 anni. Non è stato facile, ma mi dà ancora più forza per andare avanti e cercare di fare sempre meglio”.
Ora sei diventato un beniamino per tanti ragazzi. Come è cambiata la tua vita?
“Mi basta uscire per una passeggiata per capire che qualcosa è cambiato. Ora la gente mi ferma, mi chiede una foto o un autografo. Prima non accadeva spesso. E devo dire che mi fa un grandissimo piacere. E' sempre bello sentire l'affetto della gente”.
Il tuo rapporto con la città com'è?
“Mi piace Bergamo, è una città bella e tranquilla dove si vive bene. Io poi passo tanto tempo in casa, ma mi piace anche andare a giocare a bowling coi miei amici”.