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  • Atalanta, Gasperini 'miglior allenatore dell'anno': 'Papu fantastico. Borussia Dortmund un sogno, il Milan...'

    Atalanta, Gasperini 'miglior allenatore dell'anno': 'Papu fantastico. Borussia Dortmund un sogno, il Milan...'

    • Marina Belotti
    Il libro ‘110 anni di Dea’ è stato pubblicato da La Gazzetta dello Sport in onore dei 110 anni dell’Atalanta. Così lo scrittore Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport: “È un regalo che la Gazzetta ha fatto per l’Atalanta, abbiamo accompagnato con una pagina dedicata a lei l’anno più bello dell’Atalanta, in questo libro c’è il riassunto sia dello scorso campionato sia della cavalcata della storia nerazzurra negli anni. La prefazione è del presidente Percassi, orgoglioso di appartenere all’Atalanta. C’è una curiosa coincidenza: la Dea è nata nello stesso anno de “I ragazzi della Via Pal” e la Dea è la via Pal del calcio italiano, con giovani di valore, da Domenghini, Cabrini e Scirea a Gagliardini e Caldara, in una storia che continua, affacciata sul futuro. Questo è anche l’anno dello stadio di proprietà, e l’augurio è quello che resti cantera di talenti ma anche che questi talenti restino. Il Premio per Gasperini quale allenatore dell’anno è per i risultati ottenuti, per la qualità del gioco e per la storia dell’Atalanta che ha trasfigurato: una rivoluzione vedere giocare così bene giocatori dell’Atalanta. E non meno anche per i giovani che lui ha saputo educare da maestro”. Il Libro rimarrà in edicola per un paio di mesi. Gasperini risponde emozionato e soddisfatto: “La cosa che mi inorgoglisce di più è aver fatto crescere i giovani e averli visti migliorare. Bergamo è stata la spinta per realizzare il progetto con i giovani che io bramavo di fare da tempo, anche grazie all’accordo con il presidente Percassi”.  L’Atalanta dona 5000 pacchetti di figurine ad Amici della Pediatria.

    LE PAROLE DI GASPERINI - Così poi il mister al margine dell’evento con la stampa: “L’anno scorso abbiamo vissuto un anno straordinario con celebrazioni e situazioni che ripercorriamo nella stagione che ci fanno la spinta per ripartire nel 2018, il 2017 è stato fantastico. Sono stati tanti i momenti magici, all’inizio l’obiettivo era la salvezza, la sensazione è quella di potere arrivare in Europa, non immaginavamo ancora il quarto posto. Vincere il girone europeo è stata un’emozione al pari di quella dell’anno scorso, pensavamo di essere spacciati ma la cosa più bella è vedere l’esodo dei tifosi Gino a Reggio Emilia che ha accentuato i risultati. Il risultato più eclatante è stato il 5-1 in casa dell’Everton, una squadra di valore. Io per tanti anni sono stato allenatore delle squadre giovanili e mi portò dietro questo occhio di riguardo verso i giovani, così anche quelli dello scorso anno erano giocatori accantonati che aspettavano di esplodere e me ne sono accorto. In ogni squadra di valore ci sono giocatori di valore e il Papu lo è, ha avuto un’evoluzione fantastica e il fatto che abbia raggiunto la nazionale argentina è stato un grande obiettivo. Il Borussia? Non è un incubo ma ancora un sogno al momento, speriamo sia un punto di partenza. Il Milan invece è molto più vicino, tutti lo fanno per bistrattato ma io credo abbia giocatori forti e per noi sarà un test importante contro una squadra importante, dovremo avere un buon approccio. Io tendo a premiare ambienti e calciatori non gli allenatori. Del Milan mi preoccupa la capacità di concentrazione, poi noi cercheremo di star dentro anche alla Coppa Italia e all’Europa League. Se avessimo giocato un’ora prima sarei stato più contento di ritirare il premio direttamente. Il premio lo condivido con la società, il presidente, la squadra è tutta quanta Bergamo che ha avuto un risalto europeo che meritava”.

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