Atalanta e Fiorentina vincenti in Europa e Conference League, come la Serie A può portare 9 squadre nelle coppe
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La grande stagione europea delle formazioni italiane, che sta per vivere il suo momento clou, prima con la finale di Europa League di mercoledì 22 maggio tra Atalanta e Bayer Leverkusen e poi con quella di Conference del 29 tra Fiorentina e Olympiacos, potrebbe regalare ancora grandi soddisfazioni alle formazioni di Serie A. Non ci riferiamo ovviamente alla possibilità di conquistare per la prima volta una competizione mai vinta dalle nostre rappresentanti e di riportare a casa la seconda dopo il successo della Roma di Mourinho nel 2022. Come ha spiegato ieri il segretario generale della Uefa Giorgio Marchetti nel suo intervento a Sky Sport Club, l’Italia potrebbe portare un contingente di ben 8 o 9 squadre in Europa nella stagione 2024/2025.
LA ROMA TIFA ATALANTA - Dipenderà in gran parte dall’esito delle sfide che riguardano Atalanta e Fiorentina ma anche dal loro piazzamento finale nel campionato italiano, con ancora due partite da disputare in virtù del confronto diretto che sarà recuperato domenica 2 giugno. Si è detto ampiamente che l’eventuale conquista dell’Europa League (che per regolamento Uefa dà diritto a partecipare alla Champions) da parte dei nerazzurri può offrire alla Roma la chance di avere uno slot supplementare per la prossima Champions League: con 5 squadre già certe di partecipare alla prossima edizione della massima competizione europea, qualora l’Atalanta - quinta e già certa aritmeticamente di non scendere oltre questo piazzamento - chiudesse la Serie A nella sua attuale posizione, libererebbe un posto per la nostra sesta classificata, ovvero la formazione di Daniele De Rossi. Che, in caso contrario, si sarebbe già aggiudicata la partecipazione da sesta classificata all’Europa League per effetto dei migliori scontri diretti con la Lazio, settima.
MARCHETTI E LE 9 IN EUROPA - Che si tratti di Champions o Europa League per i giallorossi, come ha spiegato Giorgio Marchetti la Serie A è già sicura ad oggi di avere almeno 8 squadre impegnate nelle competizioni europee del prossimo anno, grazie alla quinta formazione strappata in Champions per effetto del primo posto nel ranking stagionale davanti a Germania ed Inghilterra: Inter, Milan, Bologna, Juventus e Atalanta in Champions League, Roma ed una tra Lazio e Fiorentina (a parità di punti e risultati negli scontri diretti, la squadra di Italiano al momento è favorita dalla differenza reti rispetto a quella di Tudor) in Europa League, con l’ottava classificata - la sfida è aperta tra Fiorentina, Torino e Napoli - in Conference League. Ma c’è uno scenario che potrebbe spalancare le porte dell’Europa ad una nona formazione e che è strettamente legato a quello che sarà il risultato finale della partita di Atene del prossimo 29 maggio, dove i viola proveranno a riscattare la sconfitta dello scorso anno contro il West Ham contro i greci dell’Olympiacos. In caso di successo di Biraghi e compagni e di ottavo posto in Serie A, di diritto anche la nona posizione diventerebbe buona per partecipare alla prossima Conference.
GLI SCENARI - La Fiorentina scalerebbe in Europa League, lasciando ad una tra Napoli e Torino la possibilità di rappresentare l’Italia nella terza competizione Uefa. Diversamente, con la Fiorentina dentro il “recinto” delle prime 7 della classifica di Serie A che per il regolamento Uefa di inizio stagione che non contempla i posti in più da ranking hanno diritto a giocare in Europa, anche in caso di conquista della Conference i viola andrebbero in Europa League ma non libererebbero una casella aggiuntiva. Ricapitolando: con l’Atalanta vincitrice dell’Europa League ma fuori dalle prime quattro, porteremmo 6 squadre in Champions League, una in Europa League (la nostra settima in classifica) ed una in Conference, l’ottava; l’eventuale successo della Fiorentina, ma che si piazzi dall’ottavo posto in giù in Serie A, porterebbe i viola in Europa League, aumentando il contingente a due formazioni, e lasciando ad una tra Torino e Napoli il piazzamento Conference. Perché è bene ricordare questo principio: il numero delle squadre italiane rimane 8 se le vincitrici delle coppe rientrano nel recinto (che è quello originario di 7) delle qualificate dal campionato. Il numero sale a 9 se almeno una delle due vincitrici delle coppe non è dal recinto delle qualificate dal campionato.
LA ROMA TIFA ATALANTA - Dipenderà in gran parte dall’esito delle sfide che riguardano Atalanta e Fiorentina ma anche dal loro piazzamento finale nel campionato italiano, con ancora due partite da disputare in virtù del confronto diretto che sarà recuperato domenica 2 giugno. Si è detto ampiamente che l’eventuale conquista dell’Europa League (che per regolamento Uefa dà diritto a partecipare alla Champions) da parte dei nerazzurri può offrire alla Roma la chance di avere uno slot supplementare per la prossima Champions League: con 5 squadre già certe di partecipare alla prossima edizione della massima competizione europea, qualora l’Atalanta - quinta e già certa aritmeticamente di non scendere oltre questo piazzamento - chiudesse la Serie A nella sua attuale posizione, libererebbe un posto per la nostra sesta classificata, ovvero la formazione di Daniele De Rossi. Che, in caso contrario, si sarebbe già aggiudicata la partecipazione da sesta classificata all’Europa League per effetto dei migliori scontri diretti con la Lazio, settima.
MARCHETTI E LE 9 IN EUROPA - Che si tratti di Champions o Europa League per i giallorossi, come ha spiegato Giorgio Marchetti la Serie A è già sicura ad oggi di avere almeno 8 squadre impegnate nelle competizioni europee del prossimo anno, grazie alla quinta formazione strappata in Champions per effetto del primo posto nel ranking stagionale davanti a Germania ed Inghilterra: Inter, Milan, Bologna, Juventus e Atalanta in Champions League, Roma ed una tra Lazio e Fiorentina (a parità di punti e risultati negli scontri diretti, la squadra di Italiano al momento è favorita dalla differenza reti rispetto a quella di Tudor) in Europa League, con l’ottava classificata - la sfida è aperta tra Fiorentina, Torino e Napoli - in Conference League. Ma c’è uno scenario che potrebbe spalancare le porte dell’Europa ad una nona formazione e che è strettamente legato a quello che sarà il risultato finale della partita di Atene del prossimo 29 maggio, dove i viola proveranno a riscattare la sconfitta dello scorso anno contro il West Ham contro i greci dell’Olympiacos. In caso di successo di Biraghi e compagni e di ottavo posto in Serie A, di diritto anche la nona posizione diventerebbe buona per partecipare alla prossima Conference.
GLI SCENARI - La Fiorentina scalerebbe in Europa League, lasciando ad una tra Napoli e Torino la possibilità di rappresentare l’Italia nella terza competizione Uefa. Diversamente, con la Fiorentina dentro il “recinto” delle prime 7 della classifica di Serie A che per il regolamento Uefa di inizio stagione che non contempla i posti in più da ranking hanno diritto a giocare in Europa, anche in caso di conquista della Conference i viola andrebbero in Europa League ma non libererebbero una casella aggiuntiva. Ricapitolando: con l’Atalanta vincitrice dell’Europa League ma fuori dalle prime quattro, porteremmo 6 squadre in Champions League, una in Europa League (la nostra settima in classifica) ed una in Conference, l’ottava; l’eventuale successo della Fiorentina, ma che si piazzi dall’ottavo posto in giù in Serie A, porterebbe i viola in Europa League, aumentando il contingente a due formazioni, e lasciando ad una tra Torino e Napoli il piazzamento Conference. Perché è bene ricordare questo principio: il numero delle squadre italiane rimane 8 se le vincitrici delle coppe rientrano nel recinto (che è quello originario di 7) delle qualificate dal campionato. Il numero sale a 9 se almeno una delle due vincitrici delle coppe non è dal recinto delle qualificate dal campionato.