Riccardo Antimiani
Ascoltiamo la voce dei nostri ragazzi in piazza: siamo ancora in tempo per salvare il mondo
L’assegnazione del Nobel è avvenuta in un giorno speciale e dopo un’altra giornata molto importante. La seconda si è consumata ad Assisi dove Papa Francesco ha presentato la sua ultima enciclica, nel nome del santo poverello, mirata soprattutto al tema dell’abbattimento di tutte quelle avidità e speculazioni che impediscono alla forbice sociale di ridurre se non proprio annullare le distanze tra i troppo ricchi e i troppo poveri. L’ennesimo atto di un Pontefice che per la prima volta nella storia della Chiesa, ha il coraggio di mettere in discussione i vecchi e consunti teoremi che hanno permesso al Potere ecclesiastico di vivere sopra la gente e non tra le persone. Non a caso la figura di Bergoglio infastidisce sempre di più la casta paludata.
L’altro giorno speciale coincidente con il Nobel è adesso, in queste ore. Proprio oggi, giorno in cui la protesta nazionale degli studenti di “Fridays For Future” sta raccogliendo in tutte le piazze italiane migliaia di giovani in bicicletta e armati di simboliche scope per ricordare al nostro Governo e a quelli di tutto il mondo che la questione climatica è un’emergenza non più rimandabile e che la stessa pandemia la quale non vuole dare tregua potrebbe essere figlia di questo decadimento e disfacimento climatico provocato dall’uomo. Senza doverci allontanare troppo da casa nostra con discorsi di ampio respiro sulla deglaciazione in corso e sui miasmi tossici che ammorbano l’aria, basta rivivere ciò che è accaduto nei giorni scorsi in alcune zone d’Italia in Liguria e Piemonte dove la natura violentata ha replicato devastazioni annunciate.
Ecco perché i “ragazzi del clima” stanno tornando a far sentire la loro voce nel primo e grande sciopero nazionale dichiarato affinché i governanti del nostro Paese e la politica tutta mettano la crisi climatica al centro dell’agenda. Non soltanto quella mondiale, ma almeno quella italiana. La speranza e l’augurio è che quelle voci dei nostri ragazzi non si disperdano, inascoltate, nell’aria intossicata da veleni e virus.