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    Arsenal-Liverpool MATCH ANALYSIS

    Arsenal-Liverpool MATCH ANALYSIS

    Uno zero a zero strepitoso tra Arsenal e Liverpool con occasioni, pali, grandi parate. Due squadre che si sono affrontate a viso aperto chiudendo con un punto a testa ma mostrando un gioco spumeggiante. Un tempo per uno: poteva succedere veramente di tutto ma alla fine è stato un pari giusto.

    QUI ARSENAL -  Wenger gioca con un 4-2-3-1 che in fase offensiva diventa in pratica un 4-1-2-3 per effetto dell'accentramento di Sanchez e della partecipazione costante di Cazorla alla rifinitura. Coquelin (5 contrasti, il maggior numero tra i giocatori dell'Arsenal) è mediano di rottura, Cazorla e Ozil finiscono per essere rifinitori, Sanchez e Ramsey sostengono Giroud. Alla fine tutti vanno al tiro, Giroud è il terminale principale (5 volte alla conclusione) Sanchez centra una traversa (3 tentativi), Ramsey va 3 volte alla conclusione e si vede anche annullare un gol per fuorigioco.

    QUI LIVERPOOL - Rodgers schiera un 4-3-3 con Firmino dal primo minuto per la prima volta in campionato a sostegno di Benteke con Coutinho. I due brasiliani sono in forma e finalizzano (Coutinho colpisce un palo dopo una magia in area) mentre il centravanti si batte scendendo a lottare su tutti i palloni (vince ben 16 duelli aerei, una quantità clamorosa) e finisce per essere poco lucido sotto porta. Il Liverpool tira meno (15-19) ma è più pericoloso in termini di tiri dentro lo specchio (8-5). In fase di non possesso si distingue Lucas Leiva (6 contrasti vinti), uno che sembra sempre sul punto di andarsene ma che ogni volta che gioca dimostra il suo valore. 

    E' mancato solo il gol. Alla fine lo 0-0 ha divertito tutti nonostante questo. Per l'Arsenal è la seconda gara su tre senza segnare: la corsa ad un attaccante diventa ormai una questione esistenziale. Per il Liverpool (che ha rinunciato a Balotelli, ma rimane sempre con lo stesso problema del gol) la nota positiva è la terza gara di fila senza reti subite: un dato davvero inusuale per una squadra di Rodgers. Un indizio di maturazione che conferma le ambizioni dei Reds in questa stagione.

    Giovanni Armanini
    @armagio

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