
Arbitri: Nicchi confermato presidente dell'AIA, è il terzo mandato. E che scintille con l'ex designatore Braschi...
L'ATTACCO DI NICCHI - Nicchi è partito all'attacco: "Ringrazio Stefano Braschi: tu sai quanto ho fatto per te, quando tornato dal Siena nessuno ti voleva e io ti ho imposto a tutti perché credo nelle persone e nelle tue qualità. Te ne ho dato atto anche in tutte quelle nottate in cui siamo stati a parlare di tutto e ti ho anche gratificato a livello economico. Oggi io mi sarei aspettato che, se tu avessi avuto da dirmi qualcosa, me lo avresti detto in faccia. Sono scelte che non condivido nei modi e nei tempi, ma va bene così".
BRASCHI REPLICA - Una presa di posizione forte, da cui è nata la replica di Braschi: "Questa associazione ha bisogno di un motore diverso, le regole non si fanno ad personam: io me ne sono dovuto andare dopo quattro anni da designatore, perché il presidente no? È sbagliato sentirsi immortali: io sono fedele alle idee, non alle persone. La logica è la logica, l'affetto è l'affetto. Per quanto mi riguarda ti vorrò sempre bene presidente, ma la logica mi dice che è arrivato il momento di cambiare".
LA SQUADRA - Parole a cui non hanno fatto seguito i fatti, visto che l'Assemblea elettiva ha optato per la conferma del presidente uscente, con cui sono stati eletti anche gli altri componenti della lista, Pisacreta come vicepresidente AIA e Perinello, Carbonari e Gialluisi come componenti del Comitato Nazionale.