L'idea di posizionare tatticamente Alberto Aquilani nel futuro 4-3-1-2 di Sinisa Mihajlovic nasce da un'intuizione di Cesare Prandelli del 29 marzo scorso a Kiev, quando, alla luce del fallimento di numerosi elementi provati dietro le punte nello stesso schema che attuerà il tecnico viola la prossima stagione, il ct provò il futuro acquisto della Fiorentina. Un esperimento che portò Aquilani ad essere per larghi tratti, insieme a Giuseppe Rossi, il migliore in campo di quel test amichevole contro l'Ucraina, vinto dall'Italia per 2-0, e che venne riproposto anche a Modena, nell'ultimo match di qualificazione degli azzurri, contro le Far Oer. Purtroppo in quell'occasione Aquilani si fece male dopo 14 minuti, e al suo posto, dietro le punte, venne schierato Riccardo Montolivo.

Evidentemente Mihajlovic è rimasto piacevolmente colpito da quella 'scoperta tattica' del mister di Orzinuovi il quale, anche se indirettamente, si è mosso - a parole - a favore del suo ex club, sia per Aquilani che per Cassano. Spiegando di voler convocare in Nazionale solo elementi che nei rispettivi club sarebbero stati impiegati con continuità, ha sicuramente stimolato il centrocampista romano a lasciare Liverpool, innestando anche il seme del dubbio nel talento di Bari Vecchia circa un suo possibile arrivo a Firenze. Non a caso lo stesso Cassano chiese informalmente a Prandelli notizie sulla Fiorentina, nel recente ritiro di inizio estate a Coverciano.